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Così cambia la sanità. Anaao: una manovra che penalizza i medici

Sanità pubblica Redazione DottNet | 23/12/2018 19:51

Palermo: “Il solito copione. Con una coazione a ripetere che toglie significato al termine stesso di cambiamento, la manovra economica 2019 riserva alla sanità pubblica il solito mix tra punizione e disinteresse"

Arrivano ulteriori risorse finanziarie per la sanità, destinate ad ammodernare le strutture esistenti, a ridurre le liste di attesa e a promuovere la ricerca. Lo rileva il ministro della Salute, Giulia Grillo, in un post sul suo profilo Facebook. Riferendosi all'"importante lavoro che governo e parlamento hanno fatto sulla sanità", Grillo si dichiara "soddisfatta del testo uscito ieri dal Senato" e rileva : "abbiamo aggiunto altre risorse al miliardo programmato per il Fondo sanitario nazionale".

Le ulteriori risorse, prosegue la nota, comprendono "4 miliardi in più da investire nel fondo per l'ammodernamento delle strutture sanitarie, contro rischio sismico e antincendio, 350 milioni in tre anni per combattere i tempi di attesa per esami e visite" e inoltre "ci sono più borse di studio per i futuri specialisti e medici di base, ci sono più fondi per la ricerca e per i nostri Ircss, e una particolare attenzione al ruolo sociale delle farmacie rurali che rischiavano di sparire".

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Ulteriori "risorse da reinvestire nei servizi per i cittadini", prosegue il ministro Grillo sul suo profilo Facebook, potranno arrivare dalla "norma per la rinegoziazione dei prezzi dei farmaci a carico del Ssn e il meccanismo del payback". Con la legge di bilancio, osserva, "abbiamo fatto passi avanti per garantire il futuro alla nostra sanità" e rileva che "arrivati al ministero ci siamo trovati situazioni critiche bloccate da anni, a volte decenni. Stiamo cercando di affrontarle tutte, con decisione e lungimiranza, come tutte le questioni che riguardano il personale dell'SSN e dei loro contratti". Per Giulia Grillo "ogni norma per la sanità che abbiamo nella legge di bilancio è legata attraverso una visione di futuro che abbiamo portato al ministero della Salute: i cittadini e chi lavora nel SSN devono essere sempre al centro delle nostre decisioni.

I provvedimenti più importanti

Tessera sanitaria modifica Dl Fiscale
Si modifica il decreto fiscale da poco diventato legge.  Per il periodo d'imposta 2019, i  soggetti tenuti all'invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata,  non possono emettere fatture elettroniche  con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al Sistema tessera sanitaria. I dati fiscali trasmessi al Sistema tessera sanitaria possono essere utilizzati solo dalle Pubbliche Amministrazioni per Vapplicazione delle disposizioni in materia tributaria e doganale, ovvero, in forma aggregata per il monitoraggio della spesa sanitaria pubblica e privata complessiva.

Rinnovo contrattuale 2019-2021
Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale, gli oneri per i rinnovi contrattuali per il triennio 2019 - 2021, nonché quelli derivanti dalla corresponsione dei miglioramenti economici al personale di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono posti a carico dei rispettivi bilanci ai sensi dell'articolo 48, comma 2, del medesimo decreto legislativo. In sede di deliberazione degli atti di indirizzo previsti dall'articolo 47, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i comitati di settore provvedono alla  quantificazione delle relative risorse, attenendosi ai criteri previsti per il personale delle amministrazioni dello Stato. A tale fine i comitati di settore si avvalgono dei dati disponibili presso il Ministero dell'economia e delle finanze comunicati dalle rispettive amministrazioni in sede di rilevazione annuale dei dati concernenti il personale dipendente.

"Mancano finanziamenti per le assunzioni e provvedimenti tesi a sbloccare dopo 10 anni il rinnovo contrattuale in corso – afferma Carlo Palermo, segretario dell'Anaao -, con la beffa, addirittura, del rischio di affossarlo del tutto, visto che alla dirigenza amministrativa è stata concessa la grazia di tornare nella area contrattuale della sanità, ovviamente senza le risorse necessarie. Alla faccia dell’obbligo di escludere dalla legge di bilancio provvedimenti ordinamentali. Ma medici e dirigenti sanitari potranno attendere con fiducia i 53 euro di incremento mensile previsti nel 2021, al di sotto anche dei famigerati 85 euro del 2018. Si concede una generosa flat tax alla attività privata di altri pubblici dipendenti, ma non alla libera professione intramoenia dei medici, che continua ad essere criminalizzata. E mentre taglia quel salario differito che è il loro trattamento previdenziale, li costringe ad aspettare, figli di un dio minore, 6 mesi in più, rispetto ai privati, per uscire con quota 100".

Risorse per la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie
Per l’attivazione di interventi volti a ridurre, anche in osservanza delle indicazioni previste nel vigente Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (Pngla), i tempi d’attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie viene autorizzata la spesa di  150 milioni di euro per il 2019, e  100 milioni per il 2020 e  2021. Le risorse saranno ripartite in favore delle regioni secondo modalità individuate con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, da adottarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto.
 
L'azione di monitoraggio verrà effettuata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dal Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Da segnalare che, anche nel  Decreto Fiscale  recentemente approvato dal Parlamento,  per il solo  anno 2020, veniva autorizzata una spesa pari a  50 mln  per le stesse finalità di riduzione dei tempi delle liste d’attesa per prestazioni sanitarie. Pertanto per l’anno 2020 risulterebbero due autorizzazioni di spesa aventi la stessa finalità in base a provvedimenti diversi,  per un totale complessivo di  150 milioni di euro.

A giudizio di Carlo Palermo i 350 milioni in un triennio per la riduzione delle liste di attesa sono una miseria, a fronte di quello che i medici da anni, ed ogni anno, mettono a disposizione per lo stesso fine con la loro attività intramoenia. "Per di più – sottolinea Palermo - sono da investire in CUP e tecnologia, come se fossero loro ad erogare le prestazioni. Ed i 900 contratti aggiuntivi per la formazione specialistica non potranno certo garantire la sostituzione dei 50.000 specialisti che andranno in pensione nei prossimi anni. Ospedali senza medici, ecco un magnifico obiettivo del cambiamento!"

Monitoraggio Agenas performance Asl
Si affida ad  Agenas  il compito di realizzare a supporto del Ministero della salute e delle Regioni un  sistema di analisi e monitoraggio delle performance delle aziende sanitarie  che segnali, in via preventiva, attraverso un apposito meccanismo di allerta, eventuali e significativi scostamenti relativamente alle componenti economico - gestionale, organizzativa, finanziaria e contabile, clinico-assistenziale, di efficacia clinica e dei processi diagnostico - terapeutici, della qualità, sicurezza ed esito delle cure, nonché dell'equità e della trasparenza dei processi. Per lo svolgimento di queste attività è autorizzata la spesa di  100.000 euro annui a decorrere dal 2019.

Fabbisogno  sanitario nazionale standard per gli anni 2019-2021
Il  Fondo sanitario nazionale si attesterà a  114,439 mld. Una cifra destinata a crescere nei prossimi anni. Il Fsn verrà infatti incrementato di  2 mld per il 2019  e per l’anno  2021 di ulteriori 1,5 mld. Gli  aumenti per il biennio 2020-2021 saranno però subordinati alla stipula entro il 31 marzo 2019 di una specifica Intesa in Stato Regioni per il  Patto per la salute 2019-2021  che contempli misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi.
 
Queste misure riguarderanno in particolare:
a)
  la  revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria  a carico degli assistiti al fine di promuovere maggiore equità nell’accesso alle cure;
b)  il rispetto degli obblighi di programmazione a livello nazionale e regionale in coerenza con il processo di riorganizzazione delle reti strutturali dell'offerta ospedaliera e dell’assistenza territoriale, con particolare riferimento alla  cronicità  e alle  liste d’attesa;
c)  la valutazione dei fabbisogni del personale del Ssn e riflessi sulla programmazione della  formazione di base e specialistica  e sulle  necessità assunzionali, ricomprendendo l’aggiornamento del parametro di riferimento relativo al personale;
d)  l’implementazione di  infrastrutture e modelli organizzativi finalizzati alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del Ssn  che consentiranno di tracciare il percorso seguito dal paziente attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali del territorio nazionale tenendo conto delle infrastrutture già disponibili nell’ambito del sistema Tessera Sanitaria e del fascicolo sanitario elettronico;
e)  la promozione della  ricerca  in ambito sanitario;
f)  il miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza nell’uso dei fattori produttivi, e l’ordinata programmazione del ricorso agli erogatori privati accreditati che siano preventivamente sottoposti a controlli di esiti e di valutazione con sistema di indicatori oggettivi e misurabili  (quest’ultima parte novità introdotta al Senato, che richiama quanto già previsto sul privato accreditato dal contratto di Governo sottoscritto da M5S e Lega);
g)  la valutazione del fabbisogno di interventi infrastrutturali di ammodernamento tecnologico.

"Invece di invertire, come promesso, il definanziamento o restituire alla sanità le risorse sottratte negli anni – commenta Palermo - il Fondo sanitario nazionale avrà nel 2019 un solo miliardo in più, eredità del vecchio governo, insufficiente a garantire insieme le prestazioni necessarie ai cittadini e le risorse per il rinnovo contrattuale dei dipendenti, ed il previsto incremento di 2 mld per il 2020 e di 1,5 mld per il 2021 appare tanto aleatorio quanto al di sotto dello stesso tasso di inflazione".

Borse di studio medicina generale
Al fine di attivare ulteriori borse di studio per i medici di medicina generale che partecipano ai corsi di formazione si propone di incrementate di  10 milioni di euro  a decorrere dall’anno  2019  le risorse vincolate sul Fondo sanitario nazionale che, contestualmente, aumenterà per lo stesso importo (circa  250 borse in più).

Contratti formazione specialistica
Al fine di aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici (sono  900 borse in più) viene autorizzata una spesa incrementata di  22,5 milioni di euro per il 2019, di  45 milioni di euro per il 2020, di  68,4 milioni di euro per il 2021, di  91,8 milioni di euro per il 2022  e di  100 milioni di euro  a decorrere  dall'anno 2023.
 
Idoneità medici cure palliative

Al fine di garantire il rispetto della legge sull’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, e il rispetto dei Lea, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, saranno  ritenuti  idonei ad operare nelle reti dedicate alle cure palliative pubbliche o private accreditate medici sprovvisti dai requisiti previsti dal decreto del Ministero della Salute 28 marzo 2013 (relativi alle equipollenze)  e che alla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2019 sono  già in servizio presso queste reti e rispondono a tutti questi requisiti:
a)  possesso di un’esperienza almeno triennale, anche non continuativa, nel campo delle cure palliative acquisita nell’ambito di strutture ospedaliere, residenziali-hospice e Ucp domiciliari accreditate per l’erogazione delle cure palliative con il Ssn;
b)  un congruo numero di ore professionali esercitate e di casistica assistita corrispondente ad almeno il 50% dell’orario previsto per il rapporto di lavoro a tempo determinato;
c)  l’acquisizione di una specifica formazione in cure palliative conseguita attraverso l’Educazione continua in medicina, ovvero master universitari in cure palliative, ovvero corsi organizzati dalle Regioni per l’acquisizione delle competenze di cui all’accordo tra Stato e Regioni del 10 luglio 2014.

Pubblicità sanitaria
Si interviene in ordine alle comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private di cura e degli iscritti agli albi dei relativi Ordini delle professioni sanitarie - in qualsiasi forma giuridica svolgano la loro attività, comprese le società operanti nel settore odontoiatrico di cui all'art. 1, comma 153, L. 124/2017 (legge annuale concorrenza). Ai sensi della disposizione in commento,  tali  comunicazioni possono contenere unicamente le informazioni funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari ed escludendo elementi di carattere promozionale o suggestionale. In caso di violazione delle disposizioni sull'informativa sanitaria, gli ordini territoriali procedono in via disciplinare nei confronti dei professionisti o società iscritti; inoltre, detti ordini segnalano le violazioni all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, per l'eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza. Inoltre, le strutture private di cura sono tenute a dotarsi di un  Direttore sanitario iscritto all'albo territoriale  in cui hanno sede operativa entro 120 giorni dalla data di pubblicazione della legge in esame.

Indennità di esclusivitàA decorrere dal triennio contrattuale 2019-2021 il  trattamento economico stabilito per la categoria di dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo  di cui all'articolo 15-quater, co. 5, del D. lgs. n. 502/1992  concorre alla formazione del monte salari  utile ai fini della determinazione degli oneri derivanti dalla contrattazione collettiva a carico delle amministrazioni competenti, con oneri a valere sul finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale.

Concorsi per i medici di formazione specialistica
I  medici in formazione specialistica iscritti all'ultimo anno del relativo corso sono ammessi alle procedure concorsuali  in esame nella specifica disciplina bandita e collocati, nel caso di esito positivo delle procedure, in una graduatoria separata. La loro eventuale assunzione a tempo indeterminato, nel caso in cui siano risultati idonei o utilmente collocati nelle rispettive graduatorie, è comunque subordinata al conseguimento del titolo di specializzazione e all'esaurimento della graduatoria dei medici già specialisti alla data di scadenza del bando.

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