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Picco di rapine in farmacie: nel bottino soldi e medicine

Farmacia Redazione DottNet | 23/01/2019 17:53

Preoccupazione a Roma per l'intensificarsi dei casi. Contarina denuncia: farmaci venduti all'estero

Nel 2017 erano calate, ma nel 2018 c'è stata un'inversione di tendenza e già nel primo mese del 2019 si contano decine di furti e rapine nelle farmacie di tutta Italia, in cui oltre ai soldi si sottraggono anche diversi farmaci. Un problema ormai ampiamente diffuso da tempo su tutto il territorio nazionale che il più delle volte vede protagonisti rapinatori seriali che prendono di mira lo stesso esercizio, come segnala Federfarma. A Roma, come mostrano gli ultimi dati "c'è stata una recrudescenza, ma in realtà il problema è nazionale - commenta il tesoriere di Federfarma, Roberto Tobia - C'era stata una diminuzione del numero di rapine, di cui ringraziamo le forze dell'ordine, ma è aumentata la violenza, anche con colluttazioni. Si va con coltelli, armi, si smontano le casse automatiche, si rubano soldi e farmaci". Non si tratta di categorie particolari di farmaci, ma "le indagini di alcune procure hanno mostrato che c'è un mercato parallelo di farmaci verso l'estero, con cui si ha uno scambio di armi. Si tratta di situazioni poco chiare".

Secondo il rapporto sulla criminalità realizzato da Ossif con Assovalori, Confcommercio-Imprese per l'Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma e Unione Petrolifera, nel 2017 ci sono state oltre 30mila rapine. Al primo posto ci sono esercizi commerciali e locali pubblici, cui seguono al secondo posto le farmacie (677), e poi banche (373), tabaccherie (333), distributori di carburante (307) e uffici postali (297). A Roma, come ricorda anche il presidente di Federfarma Roma, Vittorio Contarina, la situazione è difficile. "Le farmacie romane - precisa - stanno attraversando una fase drammatica dal punto di vista della sicurezza: rapine diurne e furti notturni soprattutto alle farmacie che sono dotate di casse automatiche.  Siamo veramente sotto attacco".

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Si tratta di rapinatori seriali, aggiunge Tobia, "che assaltano sempre la stessa farmacia nell'arco di poco tempo, come dimostra l'ultimo caso avvenuto a Roma". Per cercare di contrastare questo fenomeno è stato siglato un accordo con il ministero dell'Interno, che permette di collegare le telecamere delle farmacie con le forze dell'ordine, in modo che possano vedere in diretta e attivarsi.  Finora è partito a Palermo a Roma. Ma "chiediamo che ci sia la certezza della pena, e della sua applicazione. Questo - conclude Tobia - sarebbe il miglior deterrente"

 "Siamo veramente esasperati e amareggiati. Non si può più andare avanti così. Viviamo in un incubo continuo con il terrore, ogni mattina, di tirare su la saracinesca della farmacia e trovarla vuota. Anche stamattina sono stato svegliato dall' ennesima telefonata di una collega disperata perché vittima della banda del buco: della sua farmacia ha trovato solo le mura, il resto era stato rubato". Parla così, con grande preoccupazione, Vittorio Contarina, vicepresidente di Federfarma e presidente di Federfarma Roma, che da anni denuncia la piaga dei furti e delle rapine che si susseguono senza sosta nelle farmacie romane.

"E' un vero incubo. Nel 2018 le farmacie romane hanno subito 53 furti con scasso a farmacia chiusa, durante i quali sono stati rubati farmaci e casse automatiche. Ora il fenomeno ha una escalation: solo nei primi 20 giorni di gennaio sono stati messi a segno 5 colpi, con danni enormi per i colleghi. Mentre il fenomeno delle rapine risulta abbastanza sotto controllo, i furti esplodono. Si tratta di colpi eseguiti su commissione, in cui vengono sottratti farmaci. Servirebbe una squadra investigativa apposita per braccare questi malviventi" osserva Contarina. "Il problema è gravissimo in tutta Italia, soprattutto nelle grandi città" conferma il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo.

"Già nel primo mese del 2019 si contano decine di furti e rapine nelle farmacie di tutta Italia, in cui oltre ai soldi sono rubati anche i farmaci. Spesso si tratta di rapinatori seriali che prendono di mira lo stesso esercizio. E' possibile, come dimostrano le indagini di alcune procure, che i farmaci rubati siano poi venduti all' estero. E' necessario trovare rapidamente una soluzione. Le telecamere collegate direttamente alle stazioni delle Forze dell' Ordine non sono un deterrente sufficiente. Chiediamo a gran voce maggiori controlli e la certezza della pena e della sua applicazione per questi delinquenti".

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