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L'aspirina riduce poco i rischi al cuore in persone sane

Cardiologia Redazione DottNet | 27/01/2019 17:27

Secondo lo studio Usa aumenta il rischio emorragie: 'valutare se prescriverla'

 L'uso quotidiano dell'aspirina per prevenire gli attacchi cardiaci in chi è sano dà pochi benefici, che peraltro sono superati dai rischi di emorragie. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Jama, secondo cui prima di prescrivere questo farmaco per la prevenzione primaria si devono soppesare bene tutti i rischi.  Lo studio ha revisionato i risultati di tre ricerche fatte sull'argomento, per un totale di 164mila adulti che non avevano precedenti di malattie cardiovascolari. Per chi prende ogni giorno l'aspirina, affermano gli autori, il rischio di eventi si abbassa dello 0,38%, mentre quello di emorragie interne aumenta dello 0,47%

. "Il risultato - spiega Sean Zheng del King's College di Londra - dimostra che ci sono benefici cardiovascolari, ma sono di entità simile ai maggiori rischi.  Questo mette in dubbio seriamente la possibilità che persone che non hanno già avuto un attacco cardiaco o un ictus prendano il farmaco per la prevenzione primaria".  Le linee guida in diversi paesi, sottolineano gli autori, già consigliano di soppesare attentamente gli aspetti prima di prescrivere il farmaco. Negli anziani ad esempio, che hanno un maggior rischio di sanguinamento, è sconsigliato, mentre tra 50 e 59 anni si consiglia solo se ci sono altri fattori di rischio cardiaci. 

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fonte: jama

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