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In Italia 400mila ragazzi curano un familiare disabile: Ddl per sostenerli

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/01/2019 18:36

La proposta arriva da M5S e Lega: disciplinati diritti e agevolazioni

In Italia ci sono 391mila ragazzi fra i 15 e i 24 anni (dati Istat 2015) che si prendono cura ogni giorno di un famigliare. Tra di loro vi sono ragazzi, che non hanno ancora compiuto 18 anni, che forniscono cura, assistenza o sostegno a membri della propria famiglia affetti da malattie croniche, terminali, disabilità, dipendenze, patologie psichiatriche. Un impegno che si ripercuote sul loro percorso scolastico, sul tempo libero, sulle scelte di vita. Si chiamano 'giovani caregiver familiari' e in Parlamento sono state depositate due proposte di legge per riconoscere il loro ruolo e sostenerlo. Alla Camera il primo firmatario è Alberto Stefani della Lega. Al Senato, dove la pdl è all' esame della commissione Lavoro, da Simona Nunzio Nocerino dei 5 Stelle

Entrambe le proposte mirano a disciplinare precisamente tutti i diritti e le agevolazioni per chi presta assistenza ai familiari. Nella scorsa legislatura era già stato impostato un lavoro in questo senso. Ora si intende completarlo. "Noi siamo intenzionati a portare avanti questo tema. Recentemente -spiega Stefani all' Adnkronos- ne ho parlato con il ministro Fontana che ha inserito la questione dei caregivers al punto ottavo delle linee guida del ministero". La proposta leghista è mirata principalmente agli studenti e si intende aiutarli in due modo: "Innanzitutto riconoscere crediti formativi aggiuntivi a questi ragazzi. E poi -sottolinea Stefani- vogliamo aprire un tavolo con le università per eliminare o ridurre al massimo l' obbligo di frequenza"

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"Una delle penalizzazioni più ricorrenti -prosegue Stefani- per questi ragazzi è proprio quella di non poter iscriversi a facoltà che hanno l' obbligo di frequenza. Riteniamo che un ragazzo non sia giusto penalizzare un ragazzo, rendergli impossibile inseguire un suo sogno perchè impegnato nell' accudimento di un famigliare". Il testo leghista non è stato ancora incardinato in commissione alla Camera. "Forse verrà accorpato con quello già in discussione al Senato. Che sia la mia proposta di legge o un testo unico, a me -dice Stefani- poco importa purchè la legge si faccia". Nella scorsa legislatura già qualcosa era stato fatto con la legge n.205 del 2017 che ha riconosciuto la figura del caregiver familiare ed è stato isti tuito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020.

Il fondo, già stanziato nel 2017, è stato aumentato con l' ultima legge di bilancio. Su sollecitazione dei 5 Stelle al Senato è stato presentato (e adottato) un emendamento alla legge di Bilancio che ha incrementato il Fondo per i caregiver familiari di 5 milioni di euro per ciascuno dei prossimi tre anni, portandolo annualmente a 25 milioni di euro per il 2019 e 2020 e 5 milioni di euro per il 2021. La proposta dei 5 Stelle a palazzo Madama, a differenza di quella leghista, è rivolta non solo agli studenti ma anche ai lavoratori caregiver. E nel testo si specifica che "al caregiver familiare che svolge attività lavorativa è garantita in via prioritaria la concessione del telelavoro o del lavoro agile, con l' obbligo per il datore di lavoro di consentire il passaggio a mansioni che si prestino a tali modalità". Inoltre, si chiede che al caregiver familiare "sia riconosciuta la copertura di contributi figurativi, equiparati a quelli da lavoro domestico, a carico dello Stato per il periodo di lavoro di assistenza e cura effettivamente svolto in costanza di convivenza, a decorrere dal momento del riconoscimento di handicap grave dell' assistito. Tali contributi si sommano a quelli eventualmente già versati per attività lavorative, al fine di consentire l' accesso al pensionamento anticipato al maturare dei trenta anni di contributi totali".

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