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Ecco il nuovo Consiglio superiore di Sanità: tutti i nomi. Ma è polemica

Sanità pubblica Redazione DottNet | 05/02/2019 19:01

Quote "poco" rosa. Criticata la nomina di Ricordi che aprì al metodo stamina di Vannoni

Poco 'rosa', con sole tre donne al suo interno, e già all'insegna delle polemiche per la presenza tra le 'new entry' dello scienziato Camillo Ricordi che nel 2013 aprì al metodo Stamina di Davide Vannoni. Si presenta così il rinnovato Consiglio superiore di sanità (Css) con la nomina dei nuovi 30 membri non di diritto sancita dal decreto firmato oggi dal ministro della Salute, Giulia Grillo.

Il nuovo Css - dopo che nei mesi scorsi la stessa Grillo aveva deciso la revoca dei membri non di diritto dell'organo tecnico - consultivo del ministero nominati dal precedente ministro Beatrice Lorenzin - ha dunque subito acceso le polemiche, mentre il ministro si è detta orgogliosa della scelta che, ha affermato, "si è giocata sui titoli e sulle competenze". E' stato scelto, ha sottolineato, "il top assoluto per esclusivi meriti scientifici e in trasparenza. Il merito dev'essere finalmente la bussola che orienta le nomine in questo Paese. Si tratta di personalità di chiara fama, inserite tra i Top Italian Scientists. Orientamento politico, religioso, derive personali non rientrano in questi sistemi di valutazione".

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Dopo l'insediamento dei 30 membri, il Css deciderà il nuovo presidente. Nell'obiettivo di "rilanciare e valorizzare pienamente la ricerca scientifica del nostro Paese", ha inoltre rilevato il ministro, il Css "giocherà un ruolo attivo nella consulenza per le decisioni strategiche". Da qui la scelta dei nomi, tra i quali un membro della Commissione Nobel (Maria Masucci) e 4 italiani che hanno lasciato il nostro Paese per vari motivi e lavorano da anni in importanti istituzioni internazionali (Giulio Cossu, Camillo Ricordi, Paolo Vineis e la stessa Masucci).

Riconfermati i professori Giovanni Scambia e Bruno Dallapiccola, mentre escono dal Css Silvio Garattini, Edoardo Boncinelli e Alberto Mantovani. Grillo punta pure a modernizzare il Servizio sanitario e per questo nel nuovo Css ci saranno competenze in Computer Science e bioinformatica, accanto all'epidemiologia, Immunologia, Igiene, prevenzione Oncologica e allo studio sulle malattie croniche non trasmissibili. Ma la squadra non piace a FI, che considera le nomine di Grillo "un'umiliazione per le donne", e neanche al Pd che chiede quale sia il 'metodo Grillo'.

Sotto accusa la scarsa attenzione per la componente femminile, che vede la presenza di sole 3 professioniste (Paola Di Giulio, Silvia Giordano e Maria Masucci), contro le 14 componenti presenti nel precedente Css a nomina di Beatrice Lorenzin (inclusa la presidente Roberta Siliquini). Insomma, commenta Lorenzin, "non ci sono donne che meritano per la ministra di essere considerate 'top assoluto', per utilizzare una sua espressione. Le donne sono scomparse dall'orizzonte del governo giallo-verde, e spiace ancora di più quando i titolari delle nomine sono proprio donne".

La polemica è anche sul nome di Ricordi, che nel 2013 aprì alla possibilità di sperimentazione del metodo Stamina mettendo a disposizione di Davide Vannoni i laboratori del suo centro di Miami, possibilità poi decaduta. La "antiscienza fa il suo ingresso tra i nuovi membri del Consiglio superiore della Sanità. Complimenti alla ministra Grillo per aver promosso Camillo Ricordi, già sponsor di primo livello della truffa chiamata metodo Stamina", è il commento della senatrice del Pd Caterina Bini.

Questo l'elenco dei 30 nuovi membri non di diritto del Css:

Sergio ABRIGNANI Ordinario di Patologia Generale-Università di Milano;

Adriano AGUZZI Direttore dell'Istituto di Neuropatologia di Zurigo;

Mario BARBAGALLO Ordinario di Geriatria-Università di Palermo;

Mario Alberto BATTAGLIA Ordinario di Igiene e Salute Pubblica-Università di Siena;

Luca BENCI Docente di diritto sanitario-Università di Firenze;

Renato BERNARDINI Ordinario di Farmacologia-Università di Catania;

Giuseppe CAMPANILE Ordinario di Scienze e Tecnologie Animali-Università "Federico II" Napoli;

Claudio COBELLI Ordinario di Bioingegneria-Università di Padova;

Giulio COSSU Ordinario di Medicina Rigenerativa-Università di Manchester;

Giuseppe CURIGLIANO Prof. Ass. di Oncologia Medica-Università di Milano;

Bruno DALLAPICCOLA Direttore Scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù;

Domenico DE LEO Ordinario di Medicina Legale-Università di Verona;

Paola DI GIULIO Prof. Ass. di Scienze Infermieristiche-Università di Torino;

Marco FERRARI Ordinario di Malattie Odontostomatologiche-Università di Siena;

Carlo FORESTA Ordinario di Endocrinologia-Università di Padova;

Silvia GIORDANO Ordinario di Istologia-Università di Torino;

Andrea GIUSTINA Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo-Università S. Raffaele di Milano;

Andrea LAGHI Ordinario di Radiologia-Università Sapienza di Roma;

Franco LOCATELLI Direttore Dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica dell'Ospedale Bambino Gesù;

Francesco LONGO Associato Dipartimento Analisi Politiche e Management Pubblico-Univ. Bocconi;

Vito MARTELLA Ordinario di Malattie Infettive degli animali domestici-Università di Bari;

Maria G. MASUCCI Ordinario di Virologia presso il Karolinska Institute di Stoccolma- Membro Commissione Nobel;

Marco MONTORSI Rettore dell'Università HUMANITAS;

Paolo PEDERZOLI Ordinario di Chirurgia Generale - Università di Padova;

Giuseppe REMUZZI Direttore dell'Irccs "Mario Negri"-Milano;

Camillo RICORDI Prof. Di Chirurgia e Medicina dei Trapianti cellulari-Università di Miami (FLORIDA);

Massimo RUGGE Ordinario di Anatomia Patologica ed Oncologia- Università di Padova;

Giovanni SCAMBIA Direttore Scuola Spec. In Ginecologia e Ostetricia- Università S. Cuore Pol. Gemelli;

Fabrizio STARACE Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche- AUSL di Modena;

Paolo VINEI Ordinario di Epidemiologia presso l'Imperial College di Londra.

I commenti dei 30 saggi dopo le nomine

 Sono divisi tra emozione e riserbo i componenti del nuovo Consiglio superiore di sanità voluto dal ministro della Salute Giulia Grillo, sentiti dall' AdnKronos Salute. Un gruppo di 30 scienziati attivi in Italia e all' estero - messo insieme dopo lo scioglimento anticipato, non senza polemiche, della precedente compagine nominata da Beatrice Lorenzin - che conta conferme e new entry. Fra i primi il genetista nonché direttore scientifico dell' Ospedale Bambino Gesù di Roma Bruno Dallapiccola, che 'accoglie' nel Consiglio il 'collega' Franco Locatelli, direttore del dipartimento di Oncoematologia pediatrica della struttura che nei giorni scorsi ha operato, e salvato, il piccolo Alessandro Maria Montresor. Del gruppo fa parte anche Camillo Ricordi, docente di Chirurgia e medicina dei trapianti dell' Università di Miami e tra i massimi esperti mondiale nel campo dei trapianti di isole pancreatiche per la cura del diabete. Ricordi, fondatore di 'The Cure Alliance', associazione che punta a portare le terapie innovative al letto del paziente, era finito nella bufera per essersi offerto di sperimentare il metodo Stamina, allo scopo di verificarne l' efficacia.

Solo tre le donne nel gruppo dei 30 nuovi 'saggi': Paola Di Giulio associato di scienze infermieristiche dell' Università di Torino, Silvia Giordano ordinario di Istologia dello stesso ateneo e Maria Masucci, ordinario di Virologia del Karolinska Institutet di Stoccolma e membro della Commissione Nobel. "Sono stato contattato dal sottosegretario Bartolazzi: ho avuto con lui una discussione molto interessante sul mio ruolo in questo organismo, dove mi hanno assicurato che le voci critiche sono benvenute", racconta dalla Svizzera Adriano Aguzzi, direttore dell' Istituto di Neuropatologia di Zurigo. "Sono lontano dall' Italia dal 1979, quando sono emigrato in Svizzera, ma ho sempre desiderato contribuire in qualche modo alla mia vecchia patria. Sono stato lieto di essere inserito nel comitato scientifico dell' Iit, dove i giovani ricercatori stanno facendo un lavoro eccezionale. E ora far parte del Css mi dà l' opportunità di restituire all' Italia" quello che ho ottenuto.

 "Sono veramente emozionato - dice 'a caldo' l' endocrinologo dell' Università di Padova, Carlo Foresta - Questa nomina significa che il mio operato di questi anni è stato considerato con attenzione. Mi sono occupato di tematiche delicate, e garantisco fin d' ora il massimo impegno per contribuire, insieme ai colleghi, a realizzare una piattaforma sociale e sanitaria che sappia tener conto delle esigenze di programmazione. Esigenze essenziali per una sanità italiana ad alti livelli". Sintetico Giovanni Scambia, direttore scientifico Fondazione Policlinico Gemelli, che dalla Germania dove sta partecipando a un convegno, si dice "molto contento della notizia e della conferma, è una ottima cosa". "Non me l' aspettavo - confida invece Mario Alberto Battaglia, ordinario dell' Università di Siena - e ho appreso della notizia dai media. Ma credo che chiunque venga chiamato a dare il proprio contributo, con l' esperienza scientifica e di vita, debba farlo nel migliore dei modi. Io mi sono occupato molto di disabilità e di sclerosi multipla con la Fism (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla), che ricordo è la seconda associazione per raccolta di fondi per la ricerca con il 5 per mille in Italia, e porterò con me questo bagaglio".

Da Milano il silenzio di Francesco Longo del Cergas Bocconi ("niente da dire"), mentre si dice "onorato" Andrea Giustina, che all' università Vita-Salute San Raffaele è prorettore per le Relazioni istituzionali e i Rapporti internazionali e ordinario di Endocrinologia e Malattie del metabolismo: "Credo fortemente nelle nostre istituzioni per le quali mi impegnerò a fondo", assicura. I colleghi neo nominati o confermati li definisce "una squadra di altissimo profilo, con cui mi auguro di poter fare un buon lavoro. Prometto impegno massimo e spero che i risultati parleranno per noi. La squadra deve essere pronta a lavorare sulle priorità che stabilirà il ministro. Credo che abbia dimostrato di essere una donna forte, che vuole affrontare questioni importanti. Ho piena fiducia in lei e nelle persone che lavorano intorno a lei".

Si dice "molto lusingato per il mio ospedale e per il mio ateneo" Giuseppe Curigliano, associato di Oncologia medica all' università degli Studi del capoluogo lombardo e direttore Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative all' Istituto europeo di oncologia. "Ho saputo della nomina dalla Statale - spiega - Spero di dare il mio contributo alle istituzioni nell' ambito delle mie competenze, e occupandomi di cancro ritengo sia necessario puntare sulla prevenzione primaria dei tumori e spingere molto sulla ricerca e l' innovazione. In questo mio mandato - è il suo proposito - farò di tutto per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di investire su questo fronte". Risponde con una battuta a chi gli chiede un commento sulla sua nomina Giuseppe Remuzzi, direttore dell' Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri: "Tranne me sono quasi tutti molto bravi e penso che ci lavorerò bene", ironizza il nefrologo, fra gli esperti che nel dicembre scorso si sono dimessi dall' Istituto superiore di sanità dopo l' addio di Walter Ricciardi alla presidenza. "E' chiaro che sono due situazioni molto diverse", tiene a precisare in merito: mentre "l' Iss dipende dal ministero della Salute e deve seguire gli indirizzi dati dal Governo, il Css è un organo consultivo al quale il Governo chiede pareri. Ha solo i fatti e la scienza come punto di riferimento per muoversi. Esserci è importante".

Infine un 'cervello' italiano in forze nel Regno Unito. Giulio Cossu, ordinario di Medicina rigenerativa all' università di Manchester, appena 'graziato' in era Brexit da un 'indefinite leave to remain', è stato "colto di sorpresa", racconta. "Perché avevo avuto una conversazione interlocutoria con il sottosegretario Armando Bartolazzi, che conosco da tempo, e mi aveva accennato a questa possibilità di entrare fra i componenti di nomina del Css. E io, pur dicendomi onorato, facevo presente la mia situazione: ho 66 anni, vivo a Manchester dove ho un trial in corso, sono negli advisory board di diversi enti, dal Cnr a realtà straniere. E quando accetto un incarico le cose mi piace farle per bene". Sorpresa a parte, Cossu spiega che "se viene richiesto un contributo tecnico è doveroso fornirlo. Per me è un impegno civile. Ma non deve avere nessuna caratteristica politica - puntualizza - altrimenti mi troverei a disagio".

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