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Enpam, i medici avranno un indennizzo per l'inabilità temporanea

Previdenza Redazione DottNet | 13/02/2019 18:43

Camici bianchi liberi professionisti tutelati indipendentemente dal reddito. Al via la riforma infortuni- malattie, intervento pari all'80% reddito

Da oggi, in caso di inabilità temporanea, Enpam garantirà un indennizzo a tutti i medici e odontoiatri liberi professionisti. Chi sarà costretto ad assentarsi dallo studio a causa di un infortunio o di una malattia di lunga durata potrà contare su un’indennità pari all’80 per cento del reddito dichiarato ai fini della Quota B. Potrà fare domanda anche chi ha un fatturato alto: l’unico limite sarà sull’importo massimo dell’aiuto che si riceverà dall’Enpam (circa 5mila euro al mese, o più precisamente 167,11 euro al giorno).

"Sono sempre stato convinto che la previdenza non debba interessarsi soltanto del periodo post-lavorativo, ma debba essere anche pro-lavorativa - dice Alberto Oliveti, presidente di Fondazione Enpam - In questo senso al medico, come all’odontoiatra, dobbiamo offrire un welfare che gli dia tranquillità durante la vita professionale".

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La riforma dell’inabilità temporanea rientra tra gli obiettivi del Consiglio di amministrazione Enpam che, per il mandato 2015-2020 si è prefisso di tutelare i professionisti mettendo a punto un welfare di categoria per facilitare la vita lavorativa. L'attuazione della misura arriva dopo il via libera dei ministeri vigilanti (Economia e Lavoro) alla delibera del Cda della Fondazione.

"Siamo molto soddisfatti perché allarghiamo il sostegno in un ambito dove c'era particolare bisogno - ha detto Giampiero Malagnino, vicepresidente di Enpam -. Veniamo infatti incontro alle difficoltà dei liberi professionisti che non hanno tutele di alcun tipo in caso di infortuni o di malattie di lungo periodo. E' stata una bella battaglia che anche i ministeri hanno ritenuto giusta".

Rispetto a prima, quando l'assistenza era riservata solo a chi aveva un reddito al di sotto di limiti stringenti, oggi l’importo del sussidio massimo è più che raddoppiato (167 euro invece di 80 euro al giorno) e i tempi di carenza si sono dimezzati: si potrà ottenere la tutela a partire dal 31° giorno di malattia o infortunio anziché dal 61° come in passato.

I REQUISITI 

Il diritto alla tutela scatta dopo aver versato la Quota B per almeno tre anni. Girata quella boa l’aiuto riguarderà tutti: sia i liberi professionisti puri, sia i medici e gli odontoiatri che svolgono la libera professione affiancandola all’attività in convenzione o al lavoro dipendente. Chi sceglie di pagare i contributi previdenziali di Quota B con l’aliquota piena, avrà tutele piene. Chi opta per l’aliquota ridotta, riceverà un sussidio calcolato in proporzione a quanto versato.

L’assegno accompagnerà il libero professionista anche nelle situazioni gravi, dato che è previsto che possa durare fino a 24 mesi. Nel malaugurato caso in cui l’inabilità dovesse trasformarsi da temporanea a permanente, dal sussidio si potrà passare alla pensione di invalidità. Per questa, all’Enpam non è previsto alcun requisito minimo di anzianità. L’Enpam anzi integrerà l’anzianità contributiva del suo iscritto aggiungendogli fino a un massimo di 10 anni.

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