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FDA: procedura prioritaria per dupilumab in adulti con rinosinusite cronica

Farmaci Redazione DottNet | 11/03/2019 18:40

Attualmente non vi sono farmaci biologici approvati dalla FDA per il trattamento della rinosinusite cronica grave con poliposi nasale

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha accettato di esaminare con procedura prioritaria (priority review) la richiesta di Biologics License Application per dupilumab come trattamento aggiuntivo di mantenimento in pazienti adulti con rinosinusite cronica grave con poliposi nasale (CRSwNP) non adeguatamente controllata. Nei pazienti con la forma grave, spesso si presentano recidive nonostante l’intervento chirurgico e/o il trattamento con corticosteroidi sistemici. La data prevista per la decisione della FDA è il 26 giugno 2019.

Attualmente non vi sono farmaci biologici approvati dalla FDA per il trattamento della rinosinusite cronica grave con poliposi nasale, una patologia delle vie aeree superiori determinata prevalentemente da un’infiammazione di tipo 2 e caratterizzata da polipi che ostruiscono i seni paranasali e le cavità nasali. I pazienti possono soffrire di grave ostruzione nasale con difficoltà a respirare, iperproduzione di muco, riduzione o perdita di olfatto e gusto, dolore oppure sensazione di pressione al viso. A causa di sintomi persistenti, questa patologia ha un sostanziale impatto negativo sulla qualità di vita, che può essere misurata da un endpoint composito che include una ridotta produttività e capacità di portare avanti le normali attività quotidiane, impossibilità di assaporare il cibo, mancanza di sonno e spossatezza. Le persone che soffrono di rinosinusite cronica con poliposi nasale e anche di asma come comorbidità presentano la patologia in forma più grave e sono spesso più difficili da trattare.

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La richiesta di Biologics License Application si basa sui dati di due studi registrativi di fase 3 che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di dupilumab in associazione allo standard di trattamento, consistente in uno spray nasale a base di corticosteroidi in pazienti con rinosinusite cronica grave con poliposi nasale recidivante, nonostante un precedente intervento chirurgico e/o trattamento con corticosteroidi sistemici. Negli studi clinici, il 60% circa dei pazienti presentava asma come cormobidità. I dati di questi studi sono stati presentati alla fine di febbraio all’incontro annuale dell’American Academy of Allergy, Asthma & Immunology (AAAAI).  

In aggiunta a dermatite atopica da moderata a grave e asma da moderato a grave, questa è la terza patologia infiammatoria allergica di tipo 2 nella quale dupilumab ha mostrato risultati positivi in studi clinici di fase 3.  

Dupilumab è una terapia biologica mirata che inibisce l’attività delle interleuchine 4 e 13 (IL-4 e IL-13), due proteine chiave che potrebbero svolgere un ruolo centrale nell’infiammazione di tipo 2, che sembra sottendere alla rinosinusite cronica con poliposi nasale e a molte altre patologie allergiche.  

Negli Stati Uniti, dupilumab è approvato per il trattamento di pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave non adeguatamente controllata con farmaci topici oppure che non possano utilizzare questi farmaci. È anche autorizzato in combinazione ad altri farmaci di mantenimento per il trattamento dell’asma da moderato a grave in pazienti a partire dai 12 anni il cui non può essere controllato con i trattamenti esistenti.  Dupilumab è anche approvato per alcun tipologie di pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave in Europa e in Italia, dove ha anche ottenuto il riconoscimento dell’innovatività da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco a settembre 2018.

Lo scorso 1 marzo, il Comitato dei Farmaci per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europa del Farmaco (EMA) ha espresso parere positivo raccomandando l’approvazione di dupilumab nella UE come trattamento aggiuntivo di mantenimento in pazienti adulti e adolescenti a partire dai 12 anni che soffrono di asma grave con infiammazione di tipo 2 caratterizzato da livelli aumentati di eosinofili nel sangue e/o di ossido nitrico esalato (FeNO) e non adeguatamente controllato con un dosaggio elevato di un corticosteroide inalatorio in aggiunta a un altro farmaco per il trattamento dell’asma. Per questa indicazione si attende la decisione finale della Commissione Europea. 

Altri utilizzi potenziali di dupilumab, incluso quello nella rinosinusite cronica con poliposi nasale, sono ancora oggetto di studio e non ancora approvati dalle agenzie regolatorie. Dupilumab è sviluppato congiuntamente da Sanofi e Regeneron in base a un accordo globale.

Il programma di sviluppo di dupilumab

In aggiunta alle indicazioni già approvate (dermatite atopica da moderata a grave - approvato anche in Italia a settembre 2018 - e asma da moderato a grave - approvato negli Stati Uniti a ottobre 2018), Sanofi e Regeneron stanno studiando dupilumab in un ampio programma di sviluppo clinico in patologie determinate da un’infiammazione di tipo 2, incluse la dermatite atopica negli adolescenti da 12 a 17 anni (fase 3 completata), la dermatite atopica pediatrica nei bambini da 6 a 11 anni (fase 3) e nei bambini da 6 mesi a 5 anni (fase 2/3), l’asma pediatrico (6-11 anni – fase 3), l’esofagite eosinofila (fase 2/3), allergie alimentari e ambientali (fase 2). È inoltre pianificato uno studio nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Dupilumab è anche in studio in associazione a REGN3500, che colpisce l’interleuchina-33 (IL-33). Questi usi potenziali sono sperimentali e non ancora sottoposti per valutazione alle agenzie regolatorie.

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La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

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