Canali Minisiti ECM

La dipendenza da farmaci oppioidi si diffonde nel Nord Europa

Farmaci Redazione DottNet | 13/03/2019 13:33

In Norvegia,Svezia e Danimarca sono aumentate le prescrizioni in 12 anni

L'epidemia di dipendenza dai farmaci oppioidi non accenna a calare negli Stati Uniti e ora il fenomeno interessa anche il Nord Europa. Secondo uno studio pubblicato nella rivista Scandinavian Journal of Pain, le prescrizione di antidolorifici a base di ossicodone sono "aumentate significativamente" durante l'ultimo decennio in Danimarca, Norvegia e Svezia.  In media, 130 persone negli Stati Uniti muoiono di overdose da oppioidi ogni giorno e l'abuso di di ossicodone, prescritto frequentemente per alleviare il dolore da moderato a severo causa la maggior parte di questi decessi. Negli Usa, questi farmaci sono stati pesantemente commercializzati e i rischi spesso minimizzati, portando a un aumento significativo dell'utilizzo. Tanto che nel 2012, più di un americano su 7 ne aveva avuto almeno una prescrizione.

Ma anche nel resto del mondo ne è aumentata la richiesta. Per indagare sul problema, i ricercatori hanno analizzato la prescrizione di oppioidi per 12 anni, dal 2006 al 2017, al di fuori di quelli somministrati in ospedali e hospice. In Svezia, il numero di persone con una prescrizione ambulatoriale per l'ossicodone è più che triplicato dal 2006. In Norvegia una donna su 8 e un uomo su 11 hanno ricevuto una prescrizione di oppioidi nel 2017. Per evitare le morti per overdose causate da oppioidi da prescrizione, il loro uso dovrebbe essere ridotto, concludono i ricercatori. "Come regola generale, non dovrebbero essere usate per il dolore cronico non oncologico", afferma l'autrice dello studio Ashley Elizabeth Muller, del Norwegian Institute of Public Health

pubblicità

fonte: Scandinavian Journal of Pain

Commenti

I Correlati

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Ti potrebbero interessare

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Agisce anche sul trabecolato

La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

Ultime News

Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile

"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

L’infezione prolungata ha portato all’emergere di una nuova variante immuno-evasiva a causa dell’ampia evoluzione all’interno dell’ospite. Il paziente è poi deceduto