Cardiologi, passaggio epocale: non è più necessario un intervento a cuore aperto
Anche i pazienti più giovani ed a basso rischio possono essere curati con la tecnica mini-invasiva innovativa di impianto valvolare aortico transcatetere (Tavi), senza necessità di tagliare il torace, in caso di stenosi aortica. La metodica sinora era indicata per i pazienti anziani e a rischio chirurgico intermedio-alto. L'annuncio al Congresso dell'American College of Cardiology in corso a New Orleans, dove sono stati presentati i risultati di due importanti studi. E', affermano i cardiologi, "un passaggio epocale per la cardiologia interventistica e per milioni di persone che, in caso di stenosi aortica, grazie alla Tavi non dovranno più sottoporsi a un intervento a cuore aperto". Si tratta di "una notizia che cambierà la storia della nostra disciplina - afferma Giuseppe Tarantini, presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (Gise) -. I due maggiori test di confronto fra Tavi e sostituzione valvolare aortica chirurgica nel paziente a basso rischio, sono andati ben oltre le aspettative. Sarà una rivoluzione per il percorso terapeutico della stragrande maggioranza dei pazienti".
La TAVI è una tecnica mini-invasiva assai innovativa, spiega il cardiologo interventista, "eseguita senza aprire il torace e fermare il cuore dei pazienti con stenosi valvolare aortica. Quest'ultima è una malattia che insieme ad altre disfunzioni delle valvole cardiache, colpisce oltre un milione di italiani e ben il 10% degli over 65. La Tavi è eseguita dai cardiologi interventisti quasi sempre senza anestesia generale e con impianto della valvola attraverso l'arteria femorale. L'intervento dura meno di un'ora. Il recupero post-operatorio è rapido e il paziente può essere dimesso nel giro di 3 o 4 giorni dall'intervento. Ben diversa è invece la sostituzione valvolare chirurgica tradizionale, che comporta anestesia generale e circolazione extracorporea (una macchina sostituisce cuore e polmoni durante l'intervento) e che lascia naturalmente un'incisione sul torace e dura svariate ore". Per Robert Lederman, che dirige il Programma americano di ricerca interventistica di Cardiologia presso il National Heart, Lung and Blood Institute, "i risultati sono stati notevoli".
Aumentano del 20% le probabiltà di salvare il paziente colpito da arresto cardiaco
Lo rivela uno studio condotto dai neurologi del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche dell'Università dell'Aquila, pubblicato online sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry
Università dell'Arizona: l’uso di integratori sembra associato a un rischio inferiore di decesso per cancro, e a un tasso di mortalità superiore per malattie cardiovascolari
Il primo SGLT2i in Italia rimborsato, oltre che per il trattamento dello scompenso cardiaco cronico sintomatico, anche per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 e della malattia renale cronica
Lo rivela uno studio condotto dai neurologi del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche dell'Università dell'Aquila, pubblicato online sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry
Il primo SGLT2i in Italia rimborsato, oltre che per il trattamento dello scompenso cardiaco cronico sintomatico, anche per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 e della malattia renale cronica
In molti casi si può farlo in sicurezza, con qualche accortezza, come evidenzia l'American Heart Association (Aha)
Lo rivela uno studio ideato e coordinato dall'Università della Campania 'Vanvitelli', in collaborazione con vari enti
A Bruxelles sono noti 6 casi ma "la scoperta del patogeno nelle acque reflue significa che molte infezioni sfuggono alla diagnosi"
Il rischio di parto pretermine è più elevato con il vaccino candidato
Il Sindacato dei Medici Anestesisti Rianimatori e dell’Emergenza-Urgenza invita nuovamente le Regioni a seguire il modello Lombardia
Diversa gestione del rischio clinico e maggiori tutele per questi professionisti. Entrata nel vivo la piena attuazione della Legge Gelli-Bianco con il D.M. 232/2023
Commenti