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Medici per l'ambiente: l'Italia è indietro

Medicina Interna Redazione DottNet | 28/03/2019 09:03

Chiedono un incontro urgente ai ministri Costa e Giulia Grillo

L'associazione italiana medici per l'Ambiente chiede un incontro urgente ai ministri dell'Ambiente e della Salute lamentando che "non stiamo lottando abbastanza per fermare i cambiamenti climatici" e per "spiegare come una reale e rigorosa applicazione del principio 'la salute in tutte le politiche' possa rappresentare uno strumento idoneo a migliorare l'ambiente e mitigare i cambiamenti climatici, condividendo azioni concrete da portare avanti insieme a tutti i cittadini". L'Italia è tra i Paesi europei che "sta già subendo e subirà maggiormente gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici - continuano gli esponenti di Isde - Abbiamo già il record in Ue per la mortalità dovuta all'inquinamento atmosferico, 80-90 mila decessi l'anno, e la nostra posizione geografica agevola i processi di desertificazione e la diffusione di vettori o agenti di malattie infettive tipiche delle regioni Sub Sahariane.

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Non c'è più tempo, occorre agire e farlo subito per fermare l'innalzamento delle temperature". Nel ricordare che i cambiamenti climatici "hanno numerose e ampie conseguenze sulla salute umana e che stiamo registrando un incremento continuo dei rischi e dei danni sanitari", i medici per l'ambiente osservano che "le misure per rallentare questi fenomeni esistono e potrebbero essere adottate con benefici immediati a livello locale/nazionale, quali quelli sull'inquinamento, sulla qualità della vita e la salute e anche sulla riduzione dei costi diretti e indiretti generati dalle modificazioni climatiche".

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