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Allarme dagli endocrinologi: manca il testosterone

Farmaci Redazione DottNet | 29/03/2019 13:47

E' carente in tutta Italia: a rischio le cure dei pazienti

L' Associazione medici endocrinologi (Ame) lancia l' allarme per "un' emergenza testosterone: è carente in tutta Italia così si compromette la continuità di cura dei pazienti". La questione della carenza di farmaci nell' area endocrino-metabolica sul territorio, è diventato "un problema sempre più complesso che compromette la continuità di cura per un numero sempre crescente di pazienti e comporta carichi gestionali aggiuntivi per gli operatori sanitari", denuncia è Edoardo Guastamacchia, presidente Ame. "Il reperimento dei farmaci a base di androgeni è sempre stato problematico - prosegue Guastamacchia - ma oggi da più parti giungono segnalazioni di mancata disponibilità su tutto il territorio italiano di questi farmaci: Sustanon*, Testim*, Testogel*, Testoviron*, Nebid*. Non conosciamo i motivi che ne determinano la carenza e chiediamo a Aifa un intervento affinchè possano essere nuovamente disponibili nelle farmacie di tutta Italia''.

"Tali terapie - spiega Vito Giagulli, responsabile area andrologia Ame - vengono utilizzate nelle condizioni di ipogonadismo maschile e come terapia di transizione nei soggetti con disforia di genere. Per ipogonadismo maschile si intende una condizione di inadeguato funzionamento dei testicoli, che determina l' insufficiente produzione di testosterone e una conseguente difettosa spermatogenesi. Dati della letteratura sulle condizioni cliniche che inducono nel maschio un quadro di ipogonadismo grave ci parlano di circa l' 1% della popolazione, circa il 6% per l' ipogonadismo lieve sintomatico".

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 "La terapia con testosterone mira a sostituire il ruolo fisiologico dello steroide endogeno, proteggendo i pazienti dalle complicanze legate ad una condizione di carenza cronica (astenia, depressione, osteoporosi, insulino-resistenza, cardiopatia cronica, anemia, aumento massa grassa, diminuzione massa e forza muscolare, deficit cognitivo) - aggiunge Giagulli - I farmaci devono essere assunti in modo continuativo e sotto controllo di uno specialista endocrinologico o andrologo". "Fino ad ora - riferisce Stefania Bonadonna, responsabile gruppo di lavoro disforia di genere Ame - gli endocrinologi hanno cercato di aggirare la mancanza di questi farmaci proponendo altri preparati alternativi spesso, purtroppo, più costosi ma sicuramente con una farmacodinamica molto più aderente alla fisiologia secretiva del testosterone, ma oggi cominciano a mancare anche questi"

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