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Cala ancora la spesa farmaceutica del Servizio sanitario nazionale

Farmaci Redazione DottNet | 04/04/2019 17:54

Aumentano i medicinali per conto o Dpc. Crescono i generici. Il report completo

Cala anche nel 2018 la spesa farmaceutica netta del Servizio sanitario nazionale (Ssn), scesa del 4,1% rispetto al 2017, in parte per la diminuzione del numero di ricette Ssn (-0,7%), in parte per la riduzione del loro valore medio (-3,4% al netto) nonchè del prezzo medio dei farmaci prescritti in regime di convenzione (-2,75). E' quanto emerge dai dati sulla spesa farmaceutica nel 2018 pubblicati da Federfarma (clicca qui per scaricare il report completo). Al calo di spesa e di consumi nell'ambito della spesa convenzionata corrisponde, anche nel 2018, un rilevante incremento della spesa (+13,7%) e del numero di confezioni (+13,2%) di farmaci erogati in distribuzione per conto o dpc (ciop acquistati direttamente dalle asl e distribuiti attraverso le farmacie presenti sul territorio). Nel 2018 le ricette sono state oltre 576 milioni, in media 9,51 per ciascun cittadino, e più di 1.106 milioni (-0,7%) le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 18,3 confezioni di medicinali a carico del Ssn, di prezzo medio pari a 9,14 euro (-2,7% rispetto al 2017).

Le farmacie, rileva Federfarma, "continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti, con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2018 un risparmio di circa 322 milioni di euro, cui vanno sommati circa 65 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie". Se si aggiunge la trattenuta dell'1,82% sulla spesa farmaceutica, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2018, è stato di circa 569 milioni di euro. Nel 2018 è aumentata invece la quota di partecipazione a carico dei cittadini, che hanno pagato oltre 1,5 miliardi di euro di ticket sui farmaci, di cui quasi il 70% dovuto alla differenza di prezzo rispetto al farmaco equivalente meno costoso.

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Da segnalare l'aumento dell'incidenza dei farmaci generici, pari a quasi il 30% del totale. Il calo della spesa riguarda tutte le Regioni, tranne la Valle d'Aosta (+1,3%), ed è stato più forte nelle Marche, in Puglia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo. Come tipo di farmaco, i dati di Federfarma mostrano che anche nel 2018 la categoria a maggior spesa è stata quella per il sistema cardiovascolare, pur con un sensibile calo di spesa (-8,9%), a fronte di un limitato aumento dei consumi (+0,6%). Tra le 10 categorie di farmaci più prescritte anche nel 2018, al primo posto, ci sono gli inibitori per la pompa acida (per gastrite, ulcera, reflusso gastrico) pur se in calo del -9,9%, mentre sono cresciute le prescrizioni di betabloccanti (+5,5%) e vitamina D (+8,1%).

Le ricette

Nel 2018 le ricette sono state oltre 576 milioni, pari in media a 9,51 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Servizio Sanitario Nazionale sono state oltre 1.106 milioni (-0,7% rispetto al 2017). Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 18,3 confezioni di medicinali a carico dell'Ssn, di prezzo medio pari a 9,14 euro (-2,7% rispetto al 2017). La spesa farmaceutica netta del Ssn ha fatto registrare anche nel 2018 un calo, pari a -4,1% rispetto al 2017. Prosegue quindi il trend di riduzione della spesa per farmaci erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale. Dai dati Iqvia risulta inoltre che a tale calo di spesa e di consumi nell'ambito della spesa convenzionata corrisponde, anche nel 2018 un rilevante incremento della spesa (+13,7%) e del numero di confezioni (+13,2%) di farmaci erogati in distribuzione per conto, in cui i farmaci prescritti si ritirano in farmacia. Questo aumento sensibile si colloca all'interno di un incremento della spesa complessiva per farmaci acquistati direttamente dalle strutture pubbliche che nel 2018 è stato pari al +4%. "Le farmacie- si legge nell'approfondimento- continuano a dare un contributo al contenimento della spesa , oltre che con la diffusione degli equivalenti, con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2018 un risparmio di circa 322 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 65 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back". Vi è poi una trattenuta aggiuntiva. Complessivamente, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2018, è stato di circa 569 milioni di euro. Il mercato italiano dei prodotti venduti in farmacia, chiude il 2018 con un fatturato totale di 24,4 miliardi di euro (-1,3% rispetto al 2017).

I più prescritti

Nel 2018 i farmaci per il sistema cardiovascolare si sono confermati la categoria a maggior spesa, pur facendo segnare un sensibile calo a fronte di un piccolo aumento dei consumi (+0,6%), per la prescrizione di farmaci mediamente meno costosi, in quanto a brevetto scaduto. Lo si legge in un approfondimento sul sito di Federfarma relativo ai dati di spesa farmaceutica nazionale relativi al periodo gennaio-dicembre 2018. Tra le dieci categorie di farmaci più prescritte anche nel 2018 si collocano al primo posto quelli per gastrite, ulcera, reflusso gastrico (gli inibitori della pompa acida), pur facendo registrare un notevole calo dei consumi (-9,9% rispetto al 2017). All'interno della categoria dei farmaci antipertensivi, invece, in aumento soprattutto le prescrizioni di betabloccanti (+5,5%). Mentre prosegue la crescita del consumo di vitamina D (+8,1% rispetto al 2017).La specialità medicinale più prescritta continua a essere la cardioaspirina, seguita da un farmaco per le carenze di vitamina D, mentre sono in sensibile calo i consumi di farmaci di marca per l'apparato gastrointestinale.

I generici

I farmaci generici rappresentano il 30% del totale rispetto alle confezioni erogate in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, per una spesa pari a oltre il 20%. Ci sono però differenze importanti a livello regionale: in Trentino, infatti, i farmaci generici rappresentano il 43% del totale, in Calabria appena il 20,5%. Lo si legge in un approfondimento sul sito di Federfarma sui dati di spesa farmaceutica nazionale relativi al periodo gennaio-dicembre 2018. "A livello nazionale - si legge ancora nell'approfondimento- l'incidenza delle confezioni di farmaci a brevetto scaduto sul totale delle confezioni erogate in regime di Ssn è all'82,5%, mentre la relativa spesa è quasi al 67% del totale". Complessivamente i cittadini hanno pagato oltre 1,5 miliardi di euro di ticket sui farmaci, di cui quasi il 70% (dato Aifa) dovuto alla differenza di prezzo rispetto al farmaco equivalente meno costoso.

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