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Aaroi, alcune regioni ancora senza elisoccorso

Anestesia e Rianimazione Redazione DottNet | 08/04/2019 14:45

Umbria, Molise e gran parte della Puglia sono prive di servizio

Le ambulanze 'con lei ali', così spesso vengono ribattezzati i mezzi dell' elisoccorso, vivono in Italia "una situazione ancora molto frammentata" con Regioni che "sfruttano tutte le potenzialità offerte dalle tecnologie ed altre in cui l' elisoccorso è in via di organizzazione, quando non del tutto assente". E' il quadro emerso nel corso di 'Saqure 2019' il meeting Aaroi-Emac che si è chiuso sabato a Roma. "Umbria, Molise e gran parte della Puglia sono infatti ancora prive di servizio di elisoccorso - ha affermato Franco Marinangeli, presidente del Meeting - e in molte regioni non vi è pari garanzia di assistenza alla popolazione, laddove si consideri la distribuzione geografica e la disponibilità di volo notturno. Qualcosa è cambiato nell' ultimo anno (la regione Sardegna si è finalmente dotata di un servizio efficiente), ma lungi dall' arrivare a realizzare un 'progetto Italia' organico ed integrato con protezione civile e mondo militare, aspetti questi non trascurabili in caso di maxiemergenze". "La realizzazione dell' ospedale volante - obiettivo alla nostra portata stante la disponibilità di uomini (gli anestesisti-rianimatori) e mezzi adeguati - è possibile e doveroso, vista anche la necessità di modelli sanitari innovativi e sostenibili", ha aggiunto Mariangeli.

 "L' elisoccorso - ha spiegato Roberto Balagna, anestesista rianimatore e Istruttore del Centro Aaroi-Emac SimuLearn® - è parte integrante di quanto previsto nel decreto ministeriale 2 aprile 2015 numero 70, nel quale si parla sia di integrazione tra i servizi ospedalieri e di integrazione della rete ospedaliera con la rete dei servizi territoriali, sia di individuazione di poli d' eccellenza a livello nazionale. Ebbene, rispetto a questi due concetti, l' elicottero sanitario è strategico perché rappresenta il vettore in grado di avvicinare i 'poli di eccellenza' al paziente ed il mezzo sanitario per fornire assistenza rianimatoria avanzata e presa in carico sicura, tempestiva ed appropriata. In pratica è una mano dell' ospedale che va a prendere il paziente, con professionalità e tecnologie appropriate, ovunque questo si trovi". "Gli elicotteri sanitari hanno in dotazione una serie di tecnologie - ha proseguito Balagna - dispositivi per monitorare in tempo reale i singoli sistemi che compongono la macchina elicottero, sistemi anticollisione con il terreno, sistemi di anticollisione con altri veicoli, sistemi di identificazione di cavi e funi, sistemi di visione potenziata, sistemi di visione sintetica e rappresentazione del piano di volo, visore a sovraimpressione, sistemi antighiaccio, sistemi di autopilota".

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"Per aumentare l' operatività dell' elicottero - ha aggiunto l' esperto - sia nelle ore notturne che in condizioni di meteo avverso sono, inoltre, in corso una serie di sperimentazioni che prevedono la combinazione dei visori notturni - che consentono di operare di notte anche su siti non censiti e non illuminati a terra - del sistema Pbn (Performance Base Navigation), che consente, grazie a sistemi di localizzazione satellitare, di volare in volo strumentale (Ifr) su un network di rotte sia di giorno che di notte ed in condizioni di bassa visibilità, - dell' attivazione dei campi sportivi come piazzole di atterraggio 24 ore su 24 (illuminate di notte) identificate, censite dopo verifica di idoneità ed inserite in una rete di piazzole strategicamente identificate sul territorio!".

Dal punto di vista dell' équipe sanitaria, il discorso non è differente. Ruolo chiave riveste, infatti, la formazione continua in grado di stare al passo con l' innovazione. "Per fornire assistenza rianimatoria avanzata e presa in carico appropriata del paziente - ha sottolineato Alessandro Vergallo, presidente nazionale Aaroi-Emac - è necessario che gli anestesisti rianimatori, 'team leaders' delle équipe sanitarie, abbiano una formazione specifica, caratterizzata da una certificazione iniziale e ricertificazioni periodiche effettuate in ambiente di Simulazione in Medicina anche attraverso l' addestramento di tutta l' équipe sanitaria alle tecniche di 'Crm-Non Technical Skills' (cioè metodologie comportamentali del team finalizzate alla soluzione di problemi o incidenti) con lo scopo di migliorare le performance del team e prevenire gli incidenti legati al fattore umano". Per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo strategico il Centro di Simulazione avanzata Aaroi-Emac SimuLearn ha messo a punto il corso di formazione SiTraPaC (Sicurezza Trasporto Paziente Critico) che propone un metodo, basato sul Crm e sulle 'Non Tachnical Skills', per affrontare in modo oggettivo e sistematico il trasporto sia intra che extraospedaliero del paziente critico e di conseguenza ridurre gli errori e gli incidenti che potrebbero determinare morte o grave danno al paziente. Un tipo di formazione altamente innovativo molto richiesto e che quindi sarà proposto anche all' estero e condotto da Medici Anestesisti Rianimato

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