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In tempi brevi i primi test d'impianto cerebrale su 5 paralizzati

Neurologia Redazione DottNet | 08/04/2019 14:53

Sperimentazione in Australia, verrà utilizzata una mini protesi

Inizierà presto in due ospedali di Melbourne la prima sperimentazione umana di una mini-protesi cerebrale, che i ricercatori sperano possa aiutare i pazienti gravemente paralizzati a comunicare di nuovo. Il congegno, detto Stentrode, frutto della collaborazione fra il Royal Melbourne Hospital, l'University of Melbourne e il Florey Institute of Neuroscience and Mental Health, ha la grandezza di una piccola grappetta, non richiede chirurgia cerebrale aperta e viene inserito in un vaso sanguigno della corteccia motoria del cervello, quella che controlla i movimenti.  Cinque pazienti con una gamma di condizioni, come ictus, lesione al midollo spinale, distrofia muscolare e sclerosi laterale amiotrofica, prenderanno parte alla prima sperimentazione umana nei prossimi mesi nel Royal Melbourne Hospital e nel Bethleem Hospital.

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L'inventore di Stentrode, il neuroingegnere Thomas Oxley dell'University of Melbourne, sostiene sul sito dell'ateneo che la tecnologia sarà di beneficio alle persone che non possono parlare, sono prigioniere del loro corpo e non hanno quasi alcuna funzione fisica. "Se questa sperimentazione avrà successo nel creare un'interfaccia cervello-computer, permetterà alle persone con tali lesioni e malattie di comunicare", scrive. Il congegno potrà dare ai pazienti la capacità di utilizzare un mouse o una tastiera, restituendo loro una certa misura di indipendenza, spiega.

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