Vertenza ex specializzandi: si riparla di un accordo transattivo tra le parti
L'Europa scende in campo per incentivare e premiare i medici in regola con l'obbligo Ecm, la formazione per gli operatori sanitari. L'argomento è stato al centro del confronto tra il vicepresidente del Parlamento Ue David Sassoli e Consulcesi, gruppo internazionale con oltre 100 mila medici rappresentati. "La formazione è importante per medici e pazienti, ci sono tanti modi per premiare chi si attrezza al meglio per svolgere la propria professione, come la possibilità di avere dei punteggi per partecipare ai concorsi e prevedere meccanismi premiali per la carriera dei professionisti e a tutela dei pazienti", ha sottolineato Sassoli, indicando che si tratta di una necessità che si impone all'attenzione dell'agenda politica dell'Unione europea. "È necessario farlo presto - ha spiegato - dobbiamo riuscire con il nuovo Parlamento a creare un tavolo di confronto per delineare le priorità da affrontare. Il tema della formazione, in particolare nel settore medico, è molto sentito".
Nel corso dell'incontro, riguardo la vertenza degli ex specializzandi, a cui lo Stato italiano ha negato il corretto trattamento economico (previsto proprio dalle direttive UE) tra il 1978 ed il 2006, è tornata alla ribalta l'ipotesi di un accordo transattivo tra le parti: "Il problema è molto serio e molto sentito, è necessario trovare una soluzione - ha continuato Sassoli - senza ingolfare i tribunali. Si tratta di un diritto che deve essere riconosciuto". Politica europea in campo, quindi, per affrontare da vicino le problematiche che affliggono i professionisti sanitari italiani, compreso l'enorme contenzioso legale tra medici e pazienti, attraverso un nuovo approccio alle soluzioni conciliative. "Dobbiamo essere protagonisti di regole europee che in questo momento mancano - ha concluso Sassoli - e che potrebbero rappresentare degli standard per aiutarci a guardare al futuro".
Per i medici specializzandi fa fede la Normativa Europea 2003/88/CE che ha di fatto consolidato e sostituito le precedenti direttive 93/104/CE e 2000/34/CE, con la conseguenza che anche per questi ultimi vigono le medesime regole comunitarie
"Gli specializzandi in formazione dal terzo al quinto anno (nelle varie branche mediche), potrebbero, invece, essere assunti negli ospedali per sopperire alle carenze di medici ospedalieri"
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