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L'ossigeno ozono-terapia argine alla antibiotico-resistenza

Farmaci Redazione DottNet | 12/04/2019 17:21

Sioot, pronta a partire con due sperimentazioni in due ospedali italiani

Dall' ossigeno-ozono terapia una possibile alternativa agli antibiotici e ai rischi legati alla sempre minore efficacia di questi farmaci. L' aumento dei 'superbatteri' resistenti rappresenta una delle maggiori emergenze sanitarie a livello internazionale, con un particolare allarme in Italia, dove l' antibiotico-resistenza per tutti i patogeni 'sorvegliati speciali' si mantiene elevata e superiore alla media europea. Tutta italiana, però, è anche la proposta della nuova strada da percorrere per arginare il fenomeno. "L' ozono è un potente antibatterico, un antivirale e un antimicotico. Può rappresentare il futuro della lotta alle infezioni", spiega all' AdnKronos Salute Marianno Franzini, presidente della Società internazionale di ossigeno ozono terapia (Sioot) pronta a partire con due sperimentazioni in due ospedali italiani - uno a Roma uno a Milano - per valutare l' azione della terapia nella prevenzione delle infezioni post operatorie. In una prima fase sarà somministrata insieme all' antibiotico "e valuteremo se è in grado di potenziare l' azione del farmaco, come pensiamo". Oggi l' ossigeno-ozono terapia, diffusa come prestazione privata, viene già utilizzata in qualche ospedale. "In un paio di casi come complemento nelle fasi pre e post operatorie - precisa l' esperto - ma più frequentemente contro il dolore da ernie discali o protusioni. Per questa indicazione le somministrazioni sono locali e i benefici sono eccellenti sia nel controllo del dolore che nella diminuzione del volume delle ernie".

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L' ossigeno-ozono terapia - ricorda Franzini che da oltre 30 anni si occupa di questa cura - ha un' azione positiva sul microcircolo e agisce contro le infezioni. Ha quindi molte indicazioni. "Negli anni - aggiunge - abbiamo selezionato 42 patologie che rispondono a questa terapia". Ma la sfida dell' antibiotico-resistenza oggi è "quella più importante da vincere. L' Organizzazione mondiale della sanità parla chiaro: abbiamo già 10 mila morti l' anno a causa dell' inefficacia dei farmaci contro i patogeni resistenti. E nel 2050 il fenomeno dell' antibiotico-resistenza sarà la prima causa di morte: ucciderà più delle malattie cardiovascolari e dei tumori". L' ossigeno-ozono terapia "può rappresentare una barriera - sostiene l' esperto - Già ci sono evidenze cliniche. Abbiamo i protocolli e partiremo con la sperimentazione. Se i risultati saranno, e ne sono convinto, quelli che attendiamo, chiederemo al ministro della Salute di puntare su questa soluzione". Il progetto "è portare i risultati ottenuti anche all' Oms - precisa il presidente della Sioot - con cui già abbiamo lavorato con un progetto contro l' ulcera di Buruli (la cosiddetta ulcera mangia-carne), grave malattia infettiva che si contrae in Africa e in alcuni Paesi dell' America Latina e contro la quale sono stati ottenuti ottimi risultati". Il vantaggio della terapia, evidenzia Franzini, "è anche il costo relativamente basso". La cura contro le infezioni è basata sul prelievo del sangue del paziente, l' arricchimento con le due sostanze e l' immissione in circolo del sangue arricchito. Le due sostanze non hanno costi elevati e il macchinario ad hoc costa intorno ai 15 mila euro. "Ecco - ironizza lo specialista - forse questo è un difetto della terapia: costa poco".

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