Canali Minisiti ECM

A caccia di 200mila malati di epatite C, spot sulle tv

Infettivologia Redazione DottNet | 17/04/2019 19:41

Quasi 180mila già trattati con il superfarmaco che elimina il virus

Detenuti, tossicodipendenti, ma soprattutto tanti over 60 esposti al virus prima che si diffondesse la cultura dei presidi sanitari usa e getta: sono circa 200mila, in Italia, le persone che hanno contratto l'epatite C e non lo sanno. Mira a far emergere questo dato sommerso, la cui stessa dimensione è difficile da valutare, uno spot tv che verrà trasmesso su tutti i canali nazionali da maggio. Ma l'obiettivo sarà anche raggiungere coloro che sanno di aver contratto l'infezione e non la curano, esponendo anche altre persone al contagio.

Da alcuni anni sono disponibili terapie a base di antivirali di nuova generazione che, in poche settimane e senza alcun rischio, assicurano nella quasi totalità dei casi l'eradicazione del virus dell'HCV. Come dimostrano i registri di trattamento dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ben 178 mila persone, a metà aprile, avevano iniziato o terminato il trattamento. "In questi anni - precisa Massimo Galli, presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) - abbiamo avuto in Italia risultati straordinari per quanto riguarda l'accesso alle terapie. Rispetto alla prevalenza dell'infezione nella popolazione generale abbiamo i numeri migliori in Europa e tra i migliori al mondo", precisa Galli.

pubblicità

"Stiamo andando verso l'obiettivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di eradicare l'HCV entro il 2030 e i farmaci di nuova generazione - aggiunge Stefano Vella, direttore del Centro per la salute globale dell'Istituto Superiore di Sanità - stanno eliminando la mortalità per epatite, riducendo i casi di tumore del fegato e la necessità di trapianti". Oltre ad essere terapie efficaci, sottolinea Francesco Saverio Mennini professore di Economia Sanitaria presso l'Università di Tor Vergata di Roma, "studi che utilizzano dati basati sulla popolazione, dimostrano che sono anche cost-saving, ovvero consento un risparmio per la spesa sanitaria pubblica".

Il nodo però è individuare tutte le persone che ne potrebbero beneficiare. "La stima del sommerso è molto difficile e mancano studi ben strutturati a livello nazionale. A seconda delle fonti i numeri variano da 130mila a 240mila persone. Quel che è certo è che molti pazienti vanno incontro a cirrosi e cancro del fegato", spiega Galli. L'obiettivo è trovarli, grazie a una grande campagna di sensibilizzazione attraverso i media, lanciata in occasione di un convegno tenutosi in Senato. "Non solo manca l'attività di screening per scovare chi non sa di essere infetto - denuncia Massimiliano Conforti, vicepresidente di EpaC Onlus - ma ci sono anche circa 130 mila persone che sanno di esser malate e non vengono indirizzate dal medico nei centri in cui possono esser prescritti i nuovi antivirali".

E il futuro riserva incertezze. Nel 2019 si esaurirà, infatti, il fondo di un miliardo e mezzo stabilito per il triennio 2017-19 per i farmaci innovativi. "Questa fase di transizione da una gestione a livello centrale a una gestione a livello regionale - conclude Galli - andrà portata avanti con attenzione".

Commenti

I Correlati

Vaia, "da noi nessun allarme ma potenziamo le azioni di vigilanza"

Andreoni: "Lo screening è fondamentale perché arrivare prima alla diagnosi consente non solo di non evolvere nella malattia, ma di guarire e soprattutto di non trasmettere l’infezione"

Caminade (Ictp), "Le zanzare tigre sono vettori alle temperature attuali"

Studio dell'Università di Trieste condotto su 2.314 dipendenti comunali

Ti potrebbero interessare

Vaia, "da noi nessun allarme ma potenziamo le azioni di vigilanza"

Andreoni: "Lo screening è fondamentale perché arrivare prima alla diagnosi consente non solo di non evolvere nella malattia, ma di guarire e soprattutto di non trasmettere l’infezione"

Caminade (Ictp), "Le zanzare tigre sono vettori alle temperature attuali"

Studio dell'Università di Trieste condotto su 2.314 dipendenti comunali

Ultime News

Petta: “La steatosi epatica metabolica o non alcolica rappresenta una causa emergente di cirrosi, scompenso epatico, epatocarcinoma, trapianto di fegato"

Germani: “Una popolazione giovanile che consuma alcol in quantità significative già dagli 11 anni d’età si espone in prospettiva a un elevato rischio di malattia epatica”

Il Test ELF consente una diagnosi epatica senza procedure invasive, mentre gli sviluppi del TIPS permettono un approccio mini-invasivo per l’ipertensione portale

Corte UE: l’assenza della qualifica di farmacista non rileva nel caso in cui un soggetto si limiti a una prestazione distinta dalla vendita come mettere in contatto farmacisti e clienti