Sarebbe un illecito contrattuale con obbligo di risarcimento
Esercitare la libera professione intramoenia (lpi) è un diritto dei medici e dirigenti sanitari. Di fronte ai tentativi di scardinare questo diritto ad opera di alcune Regioni il sindacato dei medici Anaao Assomed ha diffidato i governatori, gli assessori alla salute e i direttori generali delle aziende sanitarie dal sospendere la lpi al di fuori dei casi indicati dalla legge nazionale e dal contratto. In caso contrario l'Associazione metterà in campo tutte le iniziative legali per tutelare i diritti dei colleghi iscritti. "Il recente Piano Nazionale di governo delle liste d'attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA), nel dettare le linee di intervento che le singole Regioni devono rispettare nell'adozione dei propri piani regionali, ha disposto l'attuazione del blocco dell'attività libero professionale intramuraria in caso di superamento del rapporto tra l'attività in libera professione e in istituzionale sulle prestazioni erogate o di sforamento dei tempi di attesa massimi individuati dalle disposizioni regionali", scrive l'Anaao in una nota.
"Il Paese sarà spaccato con un’assistenza pubblica che al Sud sarà da brividi"
Convegno a Bologna: "AutoNOmia Differenziata, quali rischi per il SSN?". Migliore: “In sanità l’autonomia regionale è già una realtà, la riforma deve essere un’opportunità per individuare i correttivi per una maggiore equità”
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
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Un libro bianco rivela le sfide delle pazienti e di chi le assiste
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Agisce anche sul trabecolato
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