Canali Minisiti ECM

Via libera da Ue a dupilumab per il trattamento dell’asma grave

Farmaci Redazione DottNet | 10/05/2019 18:00

Negli studi clinici, dupilumab ha migliorato la funzionalità polmonare e la qualità di vita, riducendo le riacutizzazioni gravi e il ricorso a corticosteroidi orali

La Commissione Europea ha approvato dupilumab per il trattamento di pazienti adulti e adolescenti a partire dai 12 anni come trattamento aggiuntivo di mantenimento nell’asma grave con infiammazione di tipo 2, caratterizzata da livelli aumentati di eosinofili nel sangue e/o di ossido nitrico esalato (FeNO) non adeguatamente controllato con un dosaggio elevato di un corticosteroide inalatorio in aggiunta a un altro farmaco per il trattamento di mantenimento.

"Le persone con asma grave non adeguatamente controllato con la terapia standard hanno continui problemi a respirare e soffrono di riacutizzazioni potenzialmente fatali. Questo peso quotidiano e l’imprevedibilità della malattia possono ridurre in modo significativo la qualità di vita, determinando la perdita di giornate di scuola o di lavoro, e di attività sociali" dichiara Tonya Winders, Presidente della Global Allergy and Asthma Patient Platform (GAAPP). "GAAPP ritiene che sia importante avere a disposizione nuovi trattamenti come dupilumab, progettati per aiutare chi convive con l’asma grave a controllare i sintomi e a continuare la propria vita."

pubblicità

Nonostante lo standard di trattamento, le persone con asma grave hanno spesso sintomi non controllati e persistenti, che potrebbero renderli candidabili al trattamento con una terapia biologica. Questi pazienti convivono con tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie e sono a rischio di gravi attacchi di asma che possono portare a visite in pronto soccorso o ricoveri. Oltre al trattamento di mantenimento con corticosteroidi per inalazione, i pazienti con asma grave spesso si affidano ai corticosteroidi orali quando i loro sintomi peggiorano. Nonostante i corticosteroidi orali possano portare sollievo sulla sintomatologia, le linee guida attuali suggeriscono di limitarne l’utilizzo cronico solo ai pazienti più gravi, a causa dei potenziali effetti collaterali gravi.

"L'infiammazione di tipo 2 è responsabile di molti dei sintomi caratteristici dell'asma, e dupilumab è il primo e unico trattamento approvato nell'Unione Europea per i pazienti con asma grave che ha come target più mediatori dell’infiammazione di tipo 2", afferma George D. Yancopoulos, Presidente e Chief Scientific Officer di Regeneron. "Dopo l’approvazione di dupilumab nell'asma e nella dermatite atopica, continuiamo a studiare questo innovativo farmaco nel trattamento di queste patologie in popolazioni più giovani, così come in altre malattie determinate da un’infiammazione di tipo 2, inclusa la rinosinusite cronica con poliposi nasale e le allergie alimentari e ambientali".

Dupilumab è un anticorpo monoclonale umano progettato per inibire l’attività dell’interleuchina-4 (IL-4) e dell’interleuchina-13 (IL-13), le due citochine che svolgono un ruolo chiave nell’infiammazione di tipo 2. 

"Dupilumab agisce bloccando la catena alfa del recettore dell’IL-4 che è comune anche all’IL-13 e quindi, con un solo meccanismo, inibisce le vie mediate da entrambe le citochine. Questo è il meccanismo d’azione che sicuramente ha la capacità di bloccare proprio l’infiammazione di tipo 2," afferma Giorgio Walter Canonica, Direttore del Centro medicina personalizzata: Asma e Allergologia Humanitas Research Hospital (Rozzano, MI). "La stessa infiammazione di tipo 2 sottende ad altre patologie come dermatite atopica, per la quale dupilumab è già stato approvato ed è disponibile in Italia, e la rinosinusite cronica con poliposi nasale."

Il meccanismo d’azione di dupilumab comporta la diminuzione dei biomarker tipici dell’infiammazione di tipo 2, inclusi i livelli di ossido nitrico esalato (FeNO), di immunoglobulina E (IgE) e di eotassina-3 (CCL26).

"Questa approvazione segna un momento importante per adolescenti e adulti nell'Unione Europea che soffrono di asma grave con infiammazione di tipo 2", conclude John Reed, responsabile della Ricerca e Sviluppo di Sanofi. "Negli studi clinici, dupilumab non solo ha ridotto le riacutizzazioni e l'uso di corticosteroidi orali, ma ha anche migliorato la funzionalità polmonare e la qualità di vita dei pazienti. Dupilumab offre una nuova opzione di trattamento per tutti coloro che presentano una patologia non adeguatamente controllata con i farmaci attuali, compresi i pazienti dipendenti dai corticosteroidi orali, che possono avere effetti collaterali potenzialmente gravi se usati per lunghi periodi."

Commenti

I Correlati

Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo

Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta

La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide

Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze

Ti potrebbero interessare

Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo

Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta

La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide

Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze

Ultime News

La medicina oculistica offre soluzioni sempre più raffinate: cristallini che, oltre a eliminare “l’appannamento” ridanno una vista normale, terapie efficaci per le patologie della terza età

Il 30–35% dei ragazzi di età inferiore ai 14 anni sia miope, in pratica uno su tre

Dall’analisi della retina l’AI può già individuare, come un esperto specialista, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare, retinopatia del prematuro

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano