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Boehringer Ingelheim: nintedanib rallenta la perdita di funzionalità polmonare

Farmaci Redazione DottNet | 21/05/2019 14:00

Il farmaco agisce nei pazienti con SSc-Ild: dimostrata la riduzione del 44% del tasso di declino della funzionalità polmonare misurata in termini di Fvc

Boehringer Ingelheim annuncia che lo studio Senscis ha raggiunto l' endpoint primario di riduzione del tasso annuo di declino della capacità vitale forzata (Fvc) in pazienti affetti da sclerosi sistemica con malattia interstiziale polmonare (SSc-Ild). I risultati dimostrano che nintedanib rallenta la perdita di funzionalità polmonare in pazienti con SSc-Ild rispetto a placebo. Nei pazienti in terapia con nintedanib è stata dimostrata una riduzione del 44% del tasso di declino della funzionalità polmonare misurata in termini di Fvc, valutata su un periodo di 52 settimane. Questi nuovi dati sono stati pubblicati oggi sul 'New England Journal of Medicine' (Nejm) e presentati alla comunità medica alla Conferenza Internazionale dell' American Thoracic Society (Ats) in corso a Dallas.

Senscis è il più grande studio clinico randomizzato, controllato in pazienti affetti da sclerosi sistemica con malattia interstiziale polmonare, una patologia per la quale attualmente non esistono terapie approvate. I risultati dimostrano, inoltre, un profilo di sicurezza e tollerabilità di nintedanib simile a quello già osservato nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (Ipf). Nintedanib è un farmaco già approvato in oltre 70 Paesi come terapia della fibrosi polmonare idiopatica. I risultati di questo studio hanno costituito la base per il deposito da parte di Boehringer Ingelheim alle autorità regolatorie americane (Fda) ed europea (Ema), nel primo trimestre 2019, della domanda di approvazione di nintedanib come terapia della malattia interstiziale polmonare secondaria a sclerosi sistemica. La Fda ha recentemente concesso la procedura accelerata d' esame alla domanda di autorizzazione supplementare per nintedanib in pazienti con sclerosi sistemica con malattia interstiziale polmonare.

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"I risultati di Senscis sono una buona notizia per coloro che sono colpiti da sclerosi sistemica, con malattia interstiziale polmonare e per i medici che li hanno in cura, visto che, al momento, non esistono terapie approvate per questa patologia", ha spiegato Oliver Distler, professore di Reumatologia dell' Ospedale Universitario di Zurigo, e principale sperimentatore dello studio. "Una riduzione del 44% del declino della funzionalità polmonare indica un rallentamento significativo della progressione della malattia. Nintedanib potrebbe, pertanto, fare una grande differenza per le vite delle persone colpite da questa patologia rara e spesso pericolosa per la vita". "Le malattie polmonari fibrotiche, compresa la SSc-Ild - dichiara Susanne Stowasser, Co-Responsabile Medicina, Malattie Respiratorie di Boehringer Ingelheim - continuano ad avere un impatto devastante sulla vita delle persone e noi continuiamo a impegnarci per rendere disponibili terapie che migliorano la vita delle persone in aree dove esiste un forte bisogno insoddisfatto di terapia".

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