Canali Minisiti ECM

Scoperti i fattori che accelerano la morte dei neuroni nell'Alzheimer

Neurologia Redazione DottNet | 21/05/2019 23:15

Perdita di tratti di Dna rende le cellule più vecchie e vulnerabili

Scoperto il meccanismo che accelera la morte delle cellule nervose nell'Alzheimer. Il cervello perde più rapidamente le sequenze di Dna che modulano l'attività dei geni che lo mantengono giovane. Nello stesso tempo, è inoltre accelerata l'attività dei geni coinvolti nella formazione delle placche, tossiche per i neuroni. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications dal gruppo dell'Istituto di Ricerca americano Van Andel, coordinato da Viviane Labrie, apre la strada a nuovi possibili strumenti di diagnosi e bersagli per combattere la malattia. I ricercatori hanno studiato delle sequenze di Dna che, a seconda dell'età e dei fattori ambientali, intensificano o abbassano l'attività di un gran numero di geni cerebrali.

Hanno, in particolare, confrontato questi interruttori che accendono e spengono i geni del cervello tra individui sani e malati di Alzheimer, osservando in questi ultimi una progressiva perdita di sequenze di Dna nei vari stadi della malattia. "Il risultato è che le cellule nervose di chi è malato si comportano come se fossero più vecchie, diventando sempre più vulnerabili all'Alzheimer", ha spiegato Labrie. "Adesso che abbiamo una migliore comprensione dei fattori molecolari che portano alla malattia - conclude l'esperta - potremmo in futuro utilizzarli per individuare nuove possibili strategie terapeutiche". Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel mondo sono circa 44 milioni i malati di Alzheimer.  Una cifra che, a causa dell'aumento e del progressivo invecchiamento della popolazione globale, è destinata secondo gli esperti a raggiungere i 135 milioni nel 2050. 

pubblicità

fonte: Nature Communications

Commenti

I Correlati

Si tratta di malattie rare, con una prevalenza di meno di 5 persone ogni 100.000 nel mondo

Vianello: "I fattori di rischio, da soli e ancora di più in combinazione tra loro, aumentano il rischio di essere colpiti da ictus cerebrale"

Gli esperti degli IRCCS Maugeri Pavia sottolineano l’importanza di contrastare gli effetti negativi dell’invecchiamento e promuovere il benessere psicofisico attraverso la combinazione di prevenzione, riabilitazione motoria e cardiorespiratoria e sti

Obiettivo della Strategia: arginare “l’epidemia” delle patologie del cervello nel nostro Paese. Il Ministro Schillaci apre l’evento “One Brain, One Health”

Ti potrebbero interessare

Si tratta di malattie rare, con una prevalenza di meno di 5 persone ogni 100.000 nel mondo

Vianello: "I fattori di rischio, da soli e ancora di più in combinazione tra loro, aumentano il rischio di essere colpiti da ictus cerebrale"

Gli esperti degli IRCCS Maugeri Pavia sottolineano l’importanza di contrastare gli effetti negativi dell’invecchiamento e promuovere il benessere psicofisico attraverso la combinazione di prevenzione, riabilitazione motoria e cardiorespiratoria e sti

Obiettivo della Strategia: arginare “l’epidemia” delle patologie del cervello nel nostro Paese. Il Ministro Schillaci apre l’evento “One Brain, One Health”

Ultime News

Petta: “La steatosi epatica metabolica o non alcolica rappresenta una causa emergente di cirrosi, scompenso epatico, epatocarcinoma, trapianto di fegato"

Germani: “Una popolazione giovanile che consuma alcol in quantità significative già dagli 11 anni d’età si espone in prospettiva a un elevato rischio di malattia epatica”

Il Test ELF consente una diagnosi epatica senza procedure invasive, mentre gli sviluppi del TIPS permettono un approccio mini-invasivo per l’ipertensione portale

Corte UE: l’assenza della qualifica di farmacista non rileva nel caso in cui un soggetto si limiti a una prestazione distinta dalla vendita come mettere in contatto farmacisti e clienti