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Epatiti e infezioni hiv sono malattie dimenticate in Europa

Infettivologia Redazione DottNet | 23/05/2019 11:52

Confrontando il volume e il prezzo degli esami, si è visto che gli stessi test sono comuni ovunque

 Epatite B e C ed Hiv colpiscono milioni di persone in Europa, eppure pochi si ricordano di quanto possano essere pericolose. La diagnosi arriva spesso in ritardo, quando l'infezione è ormai ad uno stadio avanzato e ha causato danni. Farsi il test è dunque fondamentale, soprattutto per chi è più a rischio di infezione, come i detenuti. Lo ricorda il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), in occasione della European Testing Week che si è celebrata dal 17 al 24 maggio. Basti pensare che nel Vecchio Continente ogni secondo una persona sieropositiva riceve una diagnosi tardiva. Lo stesso accade ad una larga parte dei 9 milioni di europei con epatite B o C. "Gli esami sono il punto di inizio per le cure e terapie. 

Un trattamento efficace per l'Hiv o l'epatite può eliminare o sopprimere i virus - spiega Andrea Ammon, direttrice dell'Ecdc - Ciò significa migliorare la salute di chi è risultato positivo, e prevenire ulteriori infezioni". Quest'anno la European Testing Week ha avuto come obiettivo aumentare i test nelle carceri. Rispetto alla popolazione generale, i detenuti sono più colpiti da Hiv, epatiti, tubercolosi e malattie a trasmissione sessuale, che però gli vengono diagnosticate tardi. Tra chi risulta positivo al test in prigione infatti, ben il 53% non sapeva di avere l'epatite B, il 12% l'epatite C e il 3% l'Hiv. Ma oltre agli esami per queste malattie infettive, ve ne sono altri importanti ed essenziali. Secondo uno studio dell'università di Waterloo pubblicato gli esami diagnostici di laboratorio più comuni e frequenti nel mondo sono 25. I ricercatori hanno analizzato i dati di 5 ospedali (di cui due privati e tre pubblici) di Kenya, India, Nigeria, Malesia e Usa.

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"Anche se i paesi più poveri hanno molte più malattie infettive, e quelli più ricchi di meno, l'andamento degli esami è sorprendentemente simile", commenta Susarn Horton, coordinatrice dello studio. "Quello che si può desumere - continua - è che la biologia umana è simile in tutto il mondo". Confrontando il volume e il prezzo degli esami, si è visto che gli stessi test sono comuni ovunque. E pur con differenze da un ospedale all'altro, i ricercatori hanno trovato degli schemi ricorrenti: l'esame biochimico più frequente (il glucosio nel sangue) è quello che costa meno di tutti, mentre quelli di ematologia (emogramma) e microbiologia (urinocoltura) sono tre volte più cari, e quello di istopatologia (test chirurgici) 15 volte di più. Il volume per 4 di questi 5 esami è lo stesso in quattro ospedali. "Questi 25 esami, molti dei quali presenti nella lista degli esami essenziali dell'Oms - conclude Horton - possono aiutare a lavorare per una copertura sanitaria universale".

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