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Cimo, nessun arretramento sul contratto dei medici

Sindacato Redazione DottNet | 28/05/2019 14:08

La direzione ha definito ambigue e insufficienti le recenti proposte di Regioni e Aran

 Nessun arretramento sulla tutela dei diritti a fronte delle ulteriori proposte peggiorative presentate da Regioni ed Aran negli ultimi incontri per il rinnovo del contratto deimedici, e ricorso ad ogni strumento per garantire il futuro della professione: e' questa la decisione del coordinamento federale della nuova Federazione Cimo-Fesmed, riunitosi per la prima volta in questi giorni a Roma, dopo la sua costituzione ufficiale. La direzione ha definito ambigue e insufficienti le recenti proposte di Regioni e Aran: permane il mancato riconoscimento della decorrenza da gennaio 2018 sull' incremento economico del 3,48% e, soprattutto, e' stato proposto un accorpamento degli attuali fondi contrattuali tra dirigenza medica, sanitaria non medica e professioni sanitarie in un unico fondo (al quale, rispetto ai medici, le altre categorie apporterebbero cifre sostanzialmente inferiori se non nulle) prefigurando un danno a carico esclusivo dei medici dipendenti del Ssn.

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Di fronte a tale atteggiamento delle istituzioni la Federazione Cimo-Fesmed adottera' ogni strumento e azione utile a tutelare gli interessi dei propri iscritti e di tutti i medici.  

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