Effetto massimo in non fumatrici. Valido anche per la prevenzione
'Baby-dosi' del farmaco tamoxifene, tra le terapie maggiormente utilizzate per il trattamento del tumore al seno, sono in grado di ridurre l'insorgenza di recidive del 52%: l'approccio ribattezzato come 'baby-tam' - ovvero dosi di tamoxifene ridotte, dai 20 milligrammi standard e 5 milligrammi - ha dunque dimostrato la stessa efficacia del farmaco somministrato a dosi piene ma con effetti collaterali minimi. E ad ottenere il massimo beneficio sono soprattutto alcune categorie di donne come le non fumatrici. Sono i risultati presentati al Congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) da Andrea De Censi, direttore Oncologia medica dell'Ospedale Galliera di Genova e professore di Oncologia alla Queen Mary University di Londra, sulla base di uno studio condotto da 14 centri italiani su 500 donne e finanziato dal ministero della Salute e dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc).
Lo studio, spiega De Censi, "ha dimostrato che per il tumore al seno localizzato in situ, circa il 30% di tutti i tumori al seno, dosi di tamoxifene ridotte di 4 volte, da 20 a 5 milligrammi, riducono il rischio recidive del 52% e il tumore all'altra mammella del 75%. Il farmaco ha dunque un effetto pieno anche a dosi ridotte, ma risparmiano gli effetti collaterali". Ora, sottolinea, "presentiamo all'Asco anche le nuove evidenze su quali siano le pazienti che ottengono il massimo effetto dal baby-tam: nelle donne in menopausa, tra le quali la riduzione delle recidive è del 69%; nelle non fumatrici, tra le quali è del 65%, e nelle donne con vampate di calore prima del trattamento tra le quali l'efficacia è dell'89%". Ma tale farmaco, sottolinea, "è anche indicato a fini di prevenzione nelle donne ad alto rischio, come quelle con storia familiare di cancro al seno o particolari mutazioni geniche, ma oggi solo il 5-10% lo utilizza proprio per timore degli effetti collaterali. L'obiettivo, con il baby-tam, è anche incentivare tale terapia e fini preventivi". Questo farmaco "ha un costo ridotto, ma potrebbe prevenire migliaia di casi di tumore al seno. Per questo - afferma - chiederemo all'Agenzia del farmaco l'autorizzazione per l'uso del tamoxifene a dosaggio ridotto".
Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie
Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l
Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine
La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer
Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie
A ricevere il prestigioso premio il biotecnologo Domenico Mallardo. La premiazione l’altro giorno a Roma, al Campidoglio. Premiati anche enti, associazioni e imprese che promuovono la salute
"Risultati ci saranno anche per cancro al polmone e al seno"
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità
I sussidi servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati (ad esempio per baby-sitting e asilo nido), o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare nel caso di affidamenti e adozioni
Anelli (Fnomceo) : "Nettamente contrari all'eliminazione del numero chiuso". Di Silverio (Anaao): "E' una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di una visione futura. Chiederemo un incontro al Ministro Bernini"
Nel 2022 nel mondo 249 milioni di nuovi casi e 608 mila decessi
Commenti