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Integratori alimentari in prevenzione primaria per la salute degli italiani e del Servizio Sanitario Nazionale

Andrologia FederSalus | 26/06/2019 10:32

XX Convention Federsalus: “Il valore sociale dell’integratore alimentare”

- 32 milioni di italiani utilizzano integratori alimentari come strumento per la tutela e la prevenzione della salute. Secondo il Rapporto Censis su 10 italiani che hanno ricevuto il consiglio di utilizzo di integratori alimentari, 8 sono stati consigliati da medico o farmacista; il 74% degli utilizzatori ha espresso un giudizio positivo sugli integratori, considerandoli motori di buona salute. 32 milioni di italiani utilizzano integratori alimentari come strumento per la tutela e la prevenzione della salute. Secondo il Rapporto Censis su 10 italiani che hanno ricevuto il consiglio di utilizzo di integratori alimentari, 8 sono stati consigliati da medico o farmacista; il 74% degli utilizzatori ha espresso un giudizio positivo sugli integratori, considerandoli motori di buona salute.

- La gestione delle cronicità è la grande sfida del Sistema Sanitario Nazionale; l’Osservatorio nazionale sulla salute rileva che 24 milioni di cittadini presentano una patologia cronica con una spesa sanitaria che tocca quota 66,7 miliardi di euro e che assorbe oltre il 70% delle risorse sanitarie.

Studi di nutrieconomia hanno dimostrato che gli integratori alimentari possono svolgere un ruolo importante e complementare in prevenzione primaria consentendo di ottenere significativi risparmi sui costi sanitari.

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Nello scenario economico attuale, in cui i consumatori italiani sono scrupolosi ed oculati, gli integratori alimentari hanno raggiunto i numeri di un consumo di massa grazie al contributo che danno alla prevenzione della buona salute, riconosciuto da chi li utilizza e da medici e farmacisti. Sono 32 milioni gli italiani che utilizzano integratori alimentari, di cui 18 milioni abitualmente, attribuendo all’integratore una nuova centralità nel rapporto con la salute. Il 74% degli utilizzatori ha un giudizio positivo dell’esperienza di utilizzo degli integratori alimentari che rispondono agli obiettivi attesi. È quanto emerge dal Rapporto Censis “Il valore sociale dell’integratore alimentare” presentato per la prima volta in occasione della XX Convention FederSalus.

Con una collocazione intermedia tra farmaco e alimento, gli integratori svolgono un ruolo significativo nella propensione degli italiani a gestire la propria salute sotto consiglio esperto. Secondo i dati Censis, il 57,3% degli italiani ha ricevuto il consiglio di utilizzare integratori alimentari e, tra questi, l’82,4% è stato consigliato da un medico (medico di medicina generale o specialista) o da un farmacista. L’aspetto del counseling di medico e farmacista testimonia come l’utilizzo degli integratori alimentari non sia legato al mero “consumismo sanitario”, ma funzionale alla buona salute. Nel 2018, secondo dati IQVIA per FederSalus, sono state 26 milioni le prescrizioni mediche di integratori alimentari; il 95% del mercato degli integratori si sviluppa in farmacia (86%) e parafarmacia (9%); il restante 5% nella grande distribuzione organizzata (GDO).

"Il ricorso degli italiani agli integratori alimentari, consigliati dai medici, ha uno stretto legame nel lungo periodo con il nuovo modello di consumo fatto di sobrietà e rigorosa selezione delle spese e con la crescente responsabilità individuale nella tutela della salute – afferma Francesco Maietta, Responsabile Area Politiche sociali Censis. Per questo è possibile parlare di valore sociale degli integratori alimentari, vero fondamento del loro successo economico".

Secondo gli esperti riuniti in occasione dell’evento annuale Federsalus, gli integratori alimentari possono giocare un ruolo importante sul contenimento dei costi sanitari quando adottati per la riduzione dei fattori di rischio di specifiche patologie ad alto impatto socioeconomico. La determinazione dell’efficacia, appropriatezza e costo-efficacia dei prodotti diventa, quindi, un elemento importante per influenzare le scelte di policy in tale ambito. L’uso di questi prodotti in prevenzione primaria può avere come conseguenza la diminuzione dei costi sociosanitari dovuti in particolare alla cura e ai ricoveri, aspetto estremamente importante ad esempio in ambito cardiovascolare. La letteratura internazionale conferma il valore anche economico dell’integratore alimentare per i Sistemi Sanitari.

 Il tema della prevenzione è di assoluta centralità nella governance del Servizio Sanitario Nazionale, alle prese con problemi di finanziamento e di natura demografica che attengono l’invecchiamento della popolazione e le conseguenti cronicità. In tale contesto di grandi cambiamenti, il sistema di welfare pubblico e privato deve necessariamente evolvere agevolando l’adozione di una vita sana e favorendo un investimento di lungo periodo. Il mondo assicurativo sta prestando grande attenzione alle tematiche della prevenzione e del sano stile di vita.

La Ricerca Censis ci mostra un consumatore in prima linea nelle scelte determinanti per la propria salute e che, grazie anche al consiglio attivo di medici e farmacisti – afferma Marco Fiorani, Presidente FederSalus – ha inserito l’integratore nel paniere dei beni essenziali in un contesto di massima attenzione alla spesa familiare. FederSalus è impegnata a promuovere il ruolo che gli integratori alimentari possono avere nella prevenzione primaria, consentendo di liberare risorse per il Servizio Sanitario Nazionale. Un passo necessario in questa direzione è il riconoscimento della specifica identità degli integratori, diversa da farmaci e alimenti. È essenziale per superare i limiti di regolamenti studiati per l’alimento e che non riconoscono la specificità dell’integratore, che oggi è la prima categoria dopo il farmaco su prescrizione in Farmacia e che dà il maggior contributo alla crescita del valore della farmacia italiana”.

 Chi è FederSalus

FederSalus, Associazione Nazionale Produttori e Distributori di Prodotti salutistici è l’Associazione italiana rappresentativa del settore degli integratori alimentari. Fondata nel 1999, attualmente conta quasi 220 aziende associate. Attraverso la collaborazione con strutture di ricerca ed istituzioni nazionali ed europee, l’Associazione si propone di sostenere le istanze del comparto e, al contempo, tutelare la salute del consumatore promuovendo la corretta informazione sui prodotti salutistici e la loro qualità e sicurezza. Per approfondimenti è disponibile il sito www.federsalus.it

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