Innovativo intervento al Piero Palagi a Firenze
Protesi di titanio per riparare le dita danneggiate dall'artrosi: è quanto è stato applicato a due pazienti sottoposti a Firenze, all'istituto Piero Palagi, a un innovativo intervento. A darne notizia la Asl Toscana centro. Entrambe le operazioni sono state eseguite nei giorni scorsi: le protesi hanno sostituito le articolazioni artrosiche. Gli interventi sono stati svolti da una équipe congiunta: il team del presidio Palagi diretto da Andrea Vitali e composto da Giancarlo Caruso, Laura Martini e Lorenzo Preziuso, è stato integrato, per questa occasione, dall'équipe dell'ospedale San Jacopo di Pistoia composta da Pier Giuseppe Zampetti e Serena Puccini. L'impianto di protesi nelle articolazioni affette da patologie degenerative deformanti, spiega l'Azienda sanitaria, è indicato quando gli altri trattamenti non permettono il ripristino di una buona funzionalità delle dita e della mano
. I due interventi, con protesi di rivestimento in titanio puro di ultima generazione, sono stati eseguiti nell'ambito del progetto di ulteriore sviluppo della rete aziendale di chirurgia della mano. La procedura, ha spiegato Vitali, "è simile alle protesi di ginocchio o dell'anca, ma naturalmente è tutto molto più in piccolo, per questo è necessaria grande precisione e abilità professionale: si procede con strumentari di altissima tecnologia e misure millimetriche". L'equipe della struttura di chirurgia della mano del Palagi, si rileva, "ha una consolidata esperienza nella chirurgia articolare e protesica delle dita e ha recentemente utilizzato questo modello innovativo di protesi di rivestimento su altri due pazienti (in un caso di artrosi e in un altro caso di un grave trauma del dito)".
fonte: ansa
Infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico, PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e cellule mesenchimali: trattamenti mini invasivi per trattare l’artrosi da lieve a moderata, e ridurre il dolore
Per diagnosticarla possono volerci fino a 7 anni dall'insorgenza dei sintomi, ma circa la metà dei pazienti sviluppa complicanze a livello delle articolazioni entro i primi due anni
Anmar, serve un percorso diagnostico terapeutico per gestirle
Nuove ricerche evidenziano che qualità del sonno, infiammazione e dolore muscolo-scheletrico sono strettamente interconnessi, e vanno trattati in ottica complessiva
Efficacia prossima all'80%, buona protezione anche negli anziani
Serve un coinvolgimento di tutti gli operatori sanitari per una presa in carico del paziente che vada oltre la sola malattia e prenda in carico anche gli aspetti psicosociali e la prevenzione delle malattie trasmissibili
La nuova frontiera nel trattamento dell’artrite è non accontentarsi della remissione dell’infiammazione ma curare anche quella sensazione di malessere che persiste in alcuni pazienti con un nuovo approccio
In Italia 5 mln di pazienti. Gemmato, migliori cure e risparmi. Locatelli, curare la persona e non solo la malattia
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