Canali Minisiti ECM

Rischio diabete doppio se i bambini hanno il fegato grasso

Diabetologia Redazione DottNet | 29/08/2019 13:33

Condizione presente nel 70% dei piccoli obesi o sovrappeso

I bambini con fegato grasso presentano un rischio doppio di prediabete e di diabete rispetto a quelli sani. È quanto emerge da uno studio condotto dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù insieme all'Università di Verona e all'Università di Southampton e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Epatology.   Il fegato grasso o steatosi epatica (Non Alcholic Fatty Leaver Disease, Nafld) è la più frequente malattia epatica in età pediatrica. È dovuta all'accumulo di grasso nelle cellule del fegato, in quantità superiore al 5%. Circa il 3-12% dei bambini di peso normale sono affetti da steatosi epatica e questa frequenza sale al 70% nei bambini sovrappeso o obesi. La patologia nel 40% dei casi evolve in steatoepatite, condizione che può portare a malattie croniche irreversibili.

Lo studio, l'ultimo di Valerio Nobili, responsabile di patologie epato-mataboliche del Bambino Gesù, prima della prematura dipartita nel marzo scorso, è stato condotto su una coorte di 700 bambini italiani con e senza Nafld, e ha dimostrato come i bambini e gli adolescenti con steatosi epatica presentino una prevalenza significativamente più elevata di tolleranza al glucosio anormale (prediabete o diabete). "In particolare - si legge nel comunicato dell'ospedale - il 20.6% dei bambini con Nafld presentava una condizione di alterata tolleranza al glucosio agli esami di laboratorio e alla curva da carico orale di glucosio. Il 19.8% di questi bambini aveva prediabete, mentre lo 0.8% aveva diabete franco. Lo studio ha inoltre documentato come i bambini affetti da Nafld e prediabete/diabete abbiano un rischio più che doppio di sviluppare la forma più severa della malattia epatica, rispetto a quelli con una normale tolleranza al glucosio".

pubblicità

fonte: Journal of Epatology

Commenti

I Correlati

Uno studio, condotto sui topi da un docente della Texas A&M University di College Station, conferma quanto già era noto

E' disponibile ora in Italia grazie alla partnership tra Dexcom e Roche Diabetes Care Italy

Gemelli digitali simulano le reazioni ai farmaci

Farmaci | Redazione DottNet | 22/03/2024 18:42

La rappresentazione fedele del paziente è generata a partire dai suoi dati (anatomici, fisiologici, clinici, genetici) per testare e simulare su un modello virtuale, senza rischi, la reazione alle terapie farmacologiche

Società scientifiche, associazioni pazienti, aziende, società civile e Istituzioni al lavoro per arginare l’emergenza diabete

Ti potrebbero interessare

Uno studio, condotto sui topi da un docente della Texas A&M University di College Station, conferma quanto già era noto

E' disponibile ora in Italia grazie alla partnership tra Dexcom e Roche Diabetes Care Italy

Società scientifiche, associazioni pazienti, aziende, società civile e Istituzioni al lavoro per arginare l’emergenza diabete

Affrontare il diabete in Italia: sette obiettivi concreti e le azioni urgenti delineate dagli Stati Generali sul Diabete 2024

Ultime News

Ne parla la Fondazione Giovanni Lorenzini con il progetto “I primi 1000 giorni di vita” presentato nella giornata conclusiva del “Milan Summit Longevity”

Alla Conferenza HIMSS[1] 2024, uno Showcase sull’ interoperabilità dimostra come SDC può ottimizzare i processi e creare un ambiente favorevole al recupero del paziente

Trattamenti estetici prima causa per epatite B e C

Il provvedimento allo studio: niente più tetti di spesa per le assunzioni, via libera agli incentivi. Le richieste di Cittadinanzattiva