Il 20 ottobre si celebra la Giornata mondiale su questa patologia in crescita
Sono più di un milione e mezzo le fratture al femore, causate dall'osteoporosi, subite dagli over 65enni dal 2000 ad oggi, che hanno portato a quasi 100.000 ricoveri l'anno, con un aumento del 20% nelle donne e del 30% negli uomini. Lo rilevano Prisco Piscitelli e Umberto Tarantino, dell'Università di Roma Torvergata, in occasione della Giornata Mondiale dell'Osteoporosi, che si celebra domenica 20 ottobre. Due fratturati su tre hanno più di 80 anni e quattro volte su 10 si tratta di una donna con più di 85 anni. Una fotografia allarmante se si pensa agli esiti: 400.000 decessi post-frattura e 200.000 i casi di invalidità permanente. Tra il 2000 e il 2019 si stima si siano spesi 18 miliardi di euro in costi sanitari per ricoveri, interventi e riabilitazione, a cui vanno aggiunti 2 miliardi di pensioni d'invalidità pagati dall'Inps
"Nei nostri studi abbiamo dimostrato che dopo i 70 anni di età le fratture di femore sono una causa di ospedalizzazione di gran lunga superiore all'infarto", aggiunge Piscitelli. Oltre all'età, una ridotta attività fisica e il fumo, anche le esposizioni ambientali possono influire sull'aumento di fratture. Alcuni fattori ambientali, "tra cui piombo, mercurio e cadmio, hanno mostrato di contribuire alla demineralizzazione ossea e a un più alto rischio di osteoporosi", aggiunge Elena Colicino, della Società Italiana di Medicina Ambientale. A ciò vanno aggiunge, conclude Colicino, "alcune sostanze chimiche presenti nei packaging alimentare, nel pentolame e inquinanti indoor, che agendo sul sistema endocrino modulano gli ormoni e provocano una riduzione della loro densità e osteoporosi, principalmente nelle donne in menopausa".
Infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico, PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e cellule mesenchimali: trattamenti mini invasivi per trattare l’artrosi da lieve a moderata, e ridurre il dolore
Fusco: "Lo studio della osteonecrosi della mandibola e delle ossa mascellari superiori correlata a farmaci è tuttora un oggetto di grande interesse per molti medici, chirurghi, professionisti della salute del cavo orale e ricercatori italiani"
A confermarlo per fare chiarezza, il Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT, Alberto Momoli, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza
Il trattamento non ha comportato una minore incidenza di fratture cliniche rispetto al placebo
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Pubblicato su Advanced Materials lo studio dell’Istituto Mario Negri in collaborazione con il Politecnico di Milano
Il trattamento non ha comportato una minore incidenza di fratture cliniche rispetto al placebo
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