Raggiunto un accordo con la società canadese Apotex
Chiesi, il gruppo farmaceutico con sede a Parma, ha acquisito i diritti a livello mondiale per un principio attivo indicato per il trattamento dei pazienti con talassemia, inclusa la beta-talassemia, una delle sue forme più gravi. Si tratta di un chelante del ferro, il salvavita Deferiprone. L'accordo è stato raggiunto con la società canadese Apotex, insieme alla sua controllata statunitense ApoPharma Usa. Grazie a questa intesa entreranno a far parte del gruppo italiano 60 dipendenti di ApoPharma, che permetteranno l'apertura di uffici a Toronto, in Canada. Da anni il gruppo Chiesi è distributore di Deferiprone per conto di Apotex in alcuni Paesi.
E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche
Il Gruppo Chiesi, leader mondiale nel settore biofarmaceutico con sede a Parma e operante in 31 paesi, entra a far parte di EIT Health, una rete dedicata alla promozione di un futuro più in salute per i cittadini europei
Da quando l’Azienda e la Fondazione adottano il meccanismo di finanziamento tramite bandi, sono stati stanziati oltre 10 milioni di euro a supporto dell’innovazione in Ricerca e Servizi per i pazienti
Un importante riconoscimento che evidenzia il valore del percorso intrapreso dall’Azienda a sostegno dell’inclusione, dell’equity e della diversità
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Investimenti per oltre 10 milioni di euro nel triennio 2021-2023 in Italia, un aumento del 415 per cento dei pazienti arruolati
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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