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Svolta nelle cure per il cuore, 'stent' spesso inutili

Cardiologia Redazione DottNet | 19/11/2019 13:58

Per malattie ischemiche stabili, farmaci e dieta spesso bastano

 Uno studio potrebbe rivoluzionare l'approccio alla cura dei disturbi cardiologici più diffusi - le cosiddette malattie ischemiche stabili causate dall'accumulo di placche nelle arterie - e spezza una lancia in favore di un ricorso più raro alle procedure invasive che sono invece diventate di routine. Secondo i dati presentati al meeting dell'American Heart Association, infatti, l'uso di trattamenti come l'inserimento di stent nelle arterie e' spesso inutile. E le patologie ischemiche stabili possono invece essere trattate semplicemente con farmaci, dieta ed esercizio fisico, con gli stessi risultati in termini di mortalità e infarti dei pazienti.

La ricerca condotta dalla New York university School of Medicine, sotto la guida di Judith Hockman, ha seguito circa 5.200 malati in 37 paesi che soffrivano di placche arteriose e dolori anginosi sotto sforzo fisico. Tutti i volontari hanno seguito un regime farmacologico - includeva aspirina e medicine per abbassare il colesterolo e la pressione - ed hanno incluso dieta e ginnastica nella vita quotidiana. Solo la metà dei malati è stato anche sottoposto all'inserimento di stent o all'angioplastia arteriosa. L'esito dei due approcci sulla salute de pazienti è stato però lo stesso. Dopo quattro anni l'incidenza di infarti e di mortalità e' risultata statisticamente simile tra i due gruppi: colpendo il 13.3% dei partecipanti al gruppo che aveva ricevuto anche le procedure invasive, contro il 15.5% di chi aveva seguito solo il regime farmacologico. "Questo studio - osserva Judith Hochman - ci sta dicendo che è tempo di ripensare le terapie da proporre ai malati".

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fonte: ansa

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