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Un fluido magnetico salva-vita ferma le emorragie

Farmaci Redazione DottNet | 25/11/2019 15:38

Consentirà di guadagnare tempo nei soccorsi di pazienti con una grave emorragia per trauma o lesione, fino al trasporto in ospedale

Ideato un fluido magnetico 'salva-vita', che blocca istantaneamente la perdita di sangue in caso di gravi emorragie: si tratta di un fluido 'magnetoreologico' (un liquido che sottoposto a un campo magnetico diventa viscoso) che potrebbe permettere di guadagnare tempo nei soccorsi di pazienti con una grave emorragia per trauma o lesione, fino al trasporto in ospedale e all'intervento. Il liquido, attualmente in fase sperimentale preclinica, sarà presentato oggi al Meeting della American Physical Society a Seattle. L'idea è di scienziati del Massachusetts Institute of Technology di Boston e potrebbe divenire utile per guadagnare tempo dai primi soccorsi all'accesso in un centro trauma dove il paziente possa essere operato: infatti, il liquido si inetta rapidamente e - sottoposto a un campo magnetico - altrettanto rapidamente solidifica formando una sorta di tappo che blocca l'emorragia. In questo modo le condizioni del paziente si stabilizzano almeno fino all'accesso in ospedale, rendendo fattibile l'intervento necessario a salvarlo.

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"La nostra speranza è di estendere di almeno mezz'ora la sopravvivenza dei pazienti reduci da trauma (ad esempio da arma da fuoco o incidenti) bloccando temporaneamente l'emorragia, cosicché i pazienti siano in condizioni stabili al loro arrivo in ospedale" - spiega l'autore principale del lavoro Yonatan Tekleab. "Studi hanno dimostrato che ridurre la perdita di sangue ha un impatto significativo sulla probabilità di sopravvivenza di questi pazienti": infatti, l'80% dei decessi per trauma a un'ora dal ricovero è legato a shock emorragico. Gli scienziati intravedono un futuro in cui il fluido venga iniettato al paziente direttamente sulla scena dell'incidente dai medici d'emergenza, che poi provvedono subito a creare il tappo all'emorragia utilizzando un apparecchio magnetico (incorporato sul loro camice) per solidificare il fluido in pochi istanti dall'iniezione.

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La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

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