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Covid-19: bandi assunzioni, priorità alle rianimazioni

Anestesia e Rianimazione Redazione DottNet | 08/03/2020 17:50

Da oggi i primi ingressi. Appello da parte dei medici, fate presto e bene

I tecnici sono gia' al lavoro per la scrittura dei primi bandi che faranno entrare medici e infermieri negli ospedali italiani, strutture stremate da anni di tagli e ora colpite dallo tsumani dall'emergenza del coronavirus. La corsa alle riorganizzazioni dei reparti e' stata gia' avviata per rafforzare fino al 100% i posti in terapia sub-intensiva e del 50% nelle terapie intensive. Macchinari (per i quali la protezione civile ha avviato una ricerca gia' da alcuni giorni sul mercato internazionale) e forze di organico dovranno arrivare in tempi record.

E il nuovo decreto per la sanita' prevede anche la possibilita' di far tornare in corsia i medici e gli infermieri che erano stati messi in quarantena perche' erano venuti in contatto con alcuni malati. Personale sano che verra' sottoposto a stretti controlli ma che dovra' garantire la presenza.  Non mancano pero' alcune preoccupazioni da parte di queste categorie di lavoratori che temono alcuni criteri di scelta ponendo anche il tema della sicurezza.  L'Azienda Zero del sistema sanitario del Veneto sta approntando i bandi per ulteriori assunzioni straordinarie in regione, previsti dal decreto legge emanato la notte scorsa dal Governo, ha garantito il presidente Luca Zaia ai giornalisti, oltre ai 525 che precedono il decreto. Appena il decreto verrà pubblicato il Veneto sara' quindi pronto con le procedure burocratiche per i bandi.

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Da oggi inizieranno in Piemonte le assunzioni di nuovi medici, infermieri e operatori sociosanitari per rafforzare la risposta all'emergenza Coronavirus, ha annunciato l'assessore alla Sanità della Giunta Cirio, Luigi Icardi, che ricorda come "a questo scopo presso l'Unità di crisi è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all'attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina delle Università di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione approvata nella seduta di Giunta di ieri". Deciso anche un sistema di premi per il personale che in questi giorni, "con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l'epidemia". L'appello da parte degli operatori e' quello di fare presto ma anche bene, per dare una soluzione concreta e stabile alla carenza di specialisti denunciata da molti anni.

A parlare e' l'Anaao, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici del Servizio Sanitario Nazionale. "Siamo di fronte, sicuramente, ad un cambio di passo considerevole rispetto alle politiche precedenti fatte di tagli importanti che hanno portato alla mancanza complessivamente di 50.000 operatori nel SSN", commenta il sindacato, ma osserva che occorre puntare "su soluzioni di reclutamento più strutturate, e per periodi più lunghi, per dare una soluzione concreta e stabile alla carenza di specialisti denunciata da molti anni". La richiesta e' quella di procedure snelle, attraverso bandi veloci, massimo una settimana, e la sola comparazione di titoli curriculari o un semplice colloquio, non potendo certamente aspettare i 2 mesi oggi necessari per espletare questo tipo di procedura.

Esulta anche il sindacato degli infermieri Nursing Up, che pero' teme senza usare perifrasi la presenza sottintesa di un "ricatto": "ci duole vedere nero su bianco un vero e proprio ricatto ai danni del personale sanitario già sottoposto in queste due settimane a tour de force indicibili. La norma stabilisce che 'per i professionisti impegnati a far fronte alla gestione dell'emergenza non si applicano le disposizioni sui limiti massimi di orario prescritto dal Ccnl di settore, a condizione che venga loro concessa una protezione appropriata, secondo modalità individuale dalle aziende sanitarie di appartenenza'".

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