Oliveti: "L’ultimo atto uscito dal Governo, malgrado l’impegno di alcuni rappresentanti politici, è uno schiaffo a chi sta mettendo a rischio la propria vita per arginare la pandemia”
“I medici e i professionisti sanitari sono stati mandati in prima linea senza le dotazioni indispensabili, e il decreto legge Cura Italia li considera al massimo da tutelare in ‘ultima istanza’. L’ultimo atto uscito dal Governo, malgrado l’impegno di alcuni rappresentanti politici, è uno schiaffo a chi sta mettendo a rischio la propria vita per arginare la pandemia”. È questo il commento di Alberto Oliveti, presidente dell’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri (Enpam) e dell’associazione delle casse dei professionisti (Adepp).
Mentre agli autonomi e ai professionisti iscritti all’Inps il decreto legge Cura Italia ha assegnato 600 euro già per il mese di marzo, per tutti gli altri iscritti a Ordini e collegi (compresi medici, odontoiatri e sanitari liberi professionisti e convenzionati), è stato istituito un ‘Fondo per il reddito di ultima istanza’, con una dotazione pro-capite molto inferiore e con tempi, criteri e modalità di attribuzione lasciati all’incertezza. [La norma è quella contenuta nell’articolo 43 del decreto legge esaminato dal Consiglio dei ministri il 16 marzo].
“I professionisti sconteranno inoltre una discriminazione fiscale visto che dovranno pagare le imposte sui sussidi ricevuti dalle Casse, mentre le indennità che saranno distribuite dall’Inps saranno esentasse”, aggiunge Oliveti.
I titolari di pensioni maturate presso enti stranieri appartenenti al territorio dell’Unione Europea o della Svizzera, possono usufruire anche del cumulo gratuito dei contributi versati in più di una gestione italiana
Rimodulate le aliquote e gli scaglioni di reddito da applicarsi in sede di determinazione dell’imposta lorda per l’anno 2024
Oliveti: "Il nostro è un provvedimento contingente, nell’attesa che diventino operative misure strutturali studiate dal governo per il ricambio professionale"
Grazie alla sentenza di questi giorni vengono in qualche modo riconosciuti i diritti, finora negati, degli ospedalieri che raggiungevano i 5, 10 o 15 anni di servizio proprio nel triennio 1991-93
I titolari di pensioni maturate presso enti stranieri appartenenti al territorio dell’Unione Europea o della Svizzera, possono usufruire anche del cumulo gratuito dei contributi versati in più di una gestione italiana
Oliveti: "Il nostro è un provvedimento contingente, nell’attesa che diventino operative misure strutturali studiate dal governo per il ricambio professionale"
Grazie alla sentenza di questi giorni vengono in qualche modo riconosciuti i diritti, finora negati, degli ospedalieri che raggiungevano i 5, 10 o 15 anni di servizio proprio nel triennio 1991-93
Il singolo professionista potrà chiedere di limitare il pagamento di questo 4% in modo che l’importo non superi un decimo del compenso ricevuto dalla struttura
Commenti