Alice Italia lancia i consigli per fare movimento in quarantena
La quarantena obbliga a stare in casa, ma questo non vuol dire che si può evitare l'esercizio fisico. Oggi inizia il mese per la prevenzione dell'ictus cerebrale e proprio il movimento è una delle buone pratiche da seguire. A dirlo è Alice, l'Associazione per la lotta all'ictus cerebrale che lancia una serie di suggerimenti per cercare di mantenersi attivi. "Con qualche accortezza possiamo tutti trasformare momenti di sedentarietà e inattività in brevi intervalli di esercizio - dice Caterina Pistarini, direttore della neuroriabilitazione dell'Ics Maugeri di Genova - Possiamo ad esempio, salire le scale invece di prendere l'ascensore quando usciamo di casa. Già questo può essere un buon inizio: l'utilità del gesto ci consente di muoverci, facendo qualcosa che è gratificante anche dal punto di vista psicologico. Per chi poi a casa possiede una cyclette, pedalare tutti i giorni per 30 minuti davanti ad un programma televisivo distensivo può essere una buona opzione da prendere in considerazione.
Chi possiede un deambulatore e può camminare all'aperto, nel giardino di casa o nell'area intorno al proprio condominio, compie un'attività leggera che è anche un esercizio aerobico molto vantaggioso". Per gli anziani, Alice suggerisce di muoversi in casa, puntando su pulizie e riordini. Ci sono poi esercizi che mantengono allenate le capacità intellettive e di comunicazione, come la lettura o la scrittura. La scarsa attività motoria, oggi, è considerata tra i fattori di rischio più importanti per tutte le patologie cerebro-cardiovascolari, tra le quali l'ictus, e per le malattie croniche in generale come diabete,obesità, neoplasie,depressione,osteoporosi. "Seguire una alimentazione bilanciata e sana come quella prevista dalla dieta mediterranea, astenersi dal fumo, controllare la pressione arteriosa e limitare il consumo di alcol. Ben 8 ictus su 10 potrebbero infatti essere evitati seguendo questi consigli", dichiara Nicoletta Reale, presidente di Alice Italia Odv.
Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi
E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche
Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"
Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)
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Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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