Canali Minisiti ECM

Trend stabile, ancora 1-2 settimane per la discesa

Sanità pubblica Redazione DottNet | 02/04/2020 20:43

Siamo nel plateau, cruciale portare l'indice dei contagi sotto 1

E' ancora plateau. I numeri dell'epidemia di Covid-19 in Italia ci descrivono un trend che si sta infatti sostanzialmente stabilizzando di giorno in giorno, con la conferma di un rallentamento dei nuovi casi. Ma perchè la curva epidemica segni l'attesa inversione di tendenza, ovvero inizi ad evidenziare una sostanziale diminuzione di contagi, secondo gli epidemiologi bisognerà attendere almeno 1-2 settimane ancora. Solo dopo Pasqua, se non a maggio, si potrà dunque pensare all'avvio della 'fase 2' di riapertura del Paese, ma sempre, è il monito degli esperti, con estrema cautela e un criterio di gradualità.  Da qualche giorno, ha sottolineato il commissario Angelo Borrelli alla conferenza stampa della Protezione civile, "cioè almeno dal 27 marzo, stiamo assistendo ad una serie di valori che si stanno stabilizzando".

I numeri di ieri indicano 83.049 contagiati, con un aumento di 2.477 casi in 24 ore contro i 2.937 di mercoledì. Rispetto a martedì, sono 1.431 in più le persone guarite, mentre resta alto il numero dei decessi: 760 nelle ultime 24 ore, 33 più di ieri. Il dato positivo, ha sottolineato Borrelli, è che "stiamo assistendo ad una riduzione degli incrementi dei ricoverati e dei pazienti in terapia intensiva". Fondamentale, ha ribadito, è però "mantenere alta l'attenzione, perchè si potrebbero innescare meccanismi repentini di riavvio del contagio". Il trend stabile nel rallentamento dei nuovi casi è un primo passo per l'epidemiologo dell'Università di Pisa Pierluigi Lopalco, ma "per una diminuzione sostanziale dei casi bisognerà aspettare almeno due settimane". Va però considerato un aspetto, spiega: "Il trend è trascinato da ciò che succede in Lombardia, quindi nei prossimi giorni la curva potrebbe avere ancora una coda allungata proprio per effetto di nuovi casi in altre aree e Regioni". Per il momento, sottolinea, "al Centro-Sud c'è una crescita costante e non esponenziale dei contagi, ma ci sono tanti focolai che si accendono e che vanno spenti subito". Un parametro cruciale da considerare sarà ora l'indice di contagio R con zero: "Dobbiamo portarlo almeno al valore 1, quando un soggetto positivo contagia in media un solo altro individuo, il che rende la trasmissione lenta e controllabile". Sotto il valore 1, invece, la trasmissione si interrompe: "Questo è un traguardo certamente non immediato, anche se rappresenta l'obiettivo finale". 

pubblicità

Il monito degli esperti è dunque quello di non affrettare i tempi, perchè il rischio di una ripresa dei contagi è concreto.  Considerando l'attuale fase di plateau, è l'analisi del virologo Fabrizio Pregliasco dell'Università di Milano, "verosimilmente la fase due di graduale riapertura potrà partire non prima di maggio ma mantenendo comunque delle misure di sicurezza come il distanziamento. L'ipotesi di una riapertura scaglionata sarebbe inoltre la più opportuna, con una priorità per tipologia di attività". Inoltre, "quando arriverà la validazione ufficiale che indichi quali sono i più efficaci test sierologici per la rilevazione degli anticorpi al SarsCov2, dovranno essere avviati screening ampi ma mirati su categorie della popolazione. Il risultato di positività, ovvero la conferma che si sono sviluppati anticorpi al virus - rileva - potrebbe anche diventare un parametro sulla cui base organizzare il graduale rientro alle attività lavorative". Insomma, "è ancora presto per la fase 2, ma di certo - conclude Lopalco - si dovrà pensare per tappe e scaglionata".

Commenti

I Correlati

"Si tratta di una reale emergenza sociale e sanitaria in cui il rapporto con il cibo, con il peso e con l’immagine corporea sono la punta dell’iceberg di un fenomeno le cui cause derivano da una molteplicità di fattori sociali, psicologici e biologic

Andreoni: "Lo screening è fondamentale perché arrivare prima alla diagnosi consente non solo di non evolvere nella malattia, ma di guarire e soprattutto di non trasmettere l’infezione"

Società scientifiche, associazioni pazienti, aziende, società civile e Istituzioni al lavoro per arginare l’emergenza diabete

Affrontare il diabete in Italia: sette obiettivi concreti e le azioni urgenti delineate dagli Stati Generali sul Diabete 2024

Ti potrebbero interessare

Il nuovo Nomenclatore di specialistica ambulatoriale bloccherà l'abbattimento delle liste di attesa, con una drammatica ripercussione sui 36mila posti di lavoro

Promozione dell'allattamento al seno

Sanità pubblica | Redazione DottNet | 11/03/2024 13:44

I primi dati del Rapporto sulla fase iniziale del progetto Policy Aziendale sull’Allattamento

Per il presidente Clerici devono essere i microbiologi ad acquisire lo strumento, a fare la formazione del personale e fare i controlli, le validazioni e le refertazioni

I risultati, pubblicati su Cell & Bioscience, hanno mostrato come la perdita del cromosoma maschile può influenzare il trascrittoma, ovvero tutte le informazioni trascritte dai geni

Ultime News

Unimpresa, dal nuovo taglio dell'Irpef annunciata dal Governo ne beneficeranno solo il 5% dei contribuenti: i calcoli

Calandra (FNO TSRM e PSTRP): Dietisti fondamentali per affrontare le sfide future legate alla salute e alla nutrizione

Annullate le decisioni che bloccarono la commercializzazione del farmaco Hopveus

"Si tratta di una reale emergenza sociale e sanitaria in cui il rapporto con il cibo, con il peso e con l’immagine corporea sono la punta dell’iceberg di un fenomeno le cui cause derivano da una molteplicità di fattori sociali, psicologici e biologic