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L'afantasia, incapacità di visualizzare immagini nella mente

Neurologia Redazione DottNet | 25/06/2020 19:11

Sono di un 2-5 per cento le persone che hanno l'afantasia

Immaginare il sole che tramonta sull'oceano: un bagliore rosa-arancio attraversa il cielo, i gabbiani volano e le dita dei piedi affondano nella sabbia.  Molte persone saranno in grado di farlo in modo chiaro e vivido, quasi come stessero assistendo alla scena realmente. Per altre, l'immagine sarà più vaga e fugace, ma comunque presente. C'è però chi ha la mente completamente vuota e non riesce a immaginare nulla: sono di un 2-5 per cento le persone che hanno l'afantasia, l'incapacità di visualizzare immagini mentali. "L'afantasia - evidenzia Alexei Dawes, autore principale dello studio - mette in discussione alcune delle nostre assunzioni di base sulla mente umana. La maggior parte di noi presume che le immagini visive siano qualcosa che ognuno ha, qualcosa di fondamentale per il modo in cui vediamo e ci muoviamo nel mondo".

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Lo studio ha esaminato oltre 250 persone che si sono identificate come affette da afantasia, in uno dei pochi e più ampi studi relativi a questa condizione. "Abbiamo scoperto- aggiunge Dawes - che questa condizione non è solo associata a immagini visive assenti, ma anche a un modello diffuso di cambiamenti ad altri importanti processi cognitivi Le persone con afantasia hanno riportato una ridotta capacità di ricordare il passato, immaginare il futuro e persino sognare".  I partecipanti allo studio hanno completato una serie di questionari su argomenti come la forza e la memoria delle immagini. I risultati sono stati confrontati con le risposte di 400 persone suddivise in due gruppi di controllo indipendenti. I dati, oltre a rilevare che esistono dei sottotipi di afantasia (c'è chi non riesce ad immaginare alcune cose ma a 'sentirne' altre relative ad altri sensi) confermano per gli studiosi un'estesa "impronta" cognitiva dell afantasia caratterizzata da cambiamenti nelle immagini, nella memoria e nel sogno. 

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