Canali Minisiti ECM

Fnomceo: no ai farmacisti vaccinatori

Sanità pubblica Redazione DottNet | 05/09/2020 17:05

"Competenze diverse, quelle mediche non sono acquisite con un corso online"

"Somministrare i vaccini per l'influenza all'interno delle farmacie? Un'idea che, a legislazione vigente, non può essere messa in pratica. E che, comunque, non sarebbe coerente con le competenze sanitarie che la Legge affida, in maniera diversa e peculiare, a Medici, Infermieri, Farmacisti".  Così la Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) risponde alla proposta avanzata da Fofi, Federfarma e Assofarm (rispettivamente la Federazione degli Ordini dei farmacisti, dei titolari di farmacia e l'associazione delle farmacie comunali) e poi rilanciata con un Ordine del Giorno, primo firmatario il presidente Fofi onorevole Andrea Mandelli, approvato dalla Camera, e con un'interrogazione parlamentare, sempre alla Camera, presentata dall'onorevole Marcello Gemmato anche lui farmacista. Sull'argomento è stato aperto anche un Tavolo ministeriale, che si riunirà nuovamente la prossima settimana.

pubblicità

"Netta contrarietà" alla figura del farmacista vaccinatore, alla quale è dedicato un doppio corso Ecm a cura della società scientifica Utifar, è espressa dal presidente Fnomceo, Filippo Anelli. "Non basta un corso on line per diventare medici - spiega -. Le competenze acquisite dal farmacista durante il percorso di studi sono, tra le altre, quelle relative alla composizione, alla farmacologia, alla farmacocinetica e farmacodinamica dei farmaci e dei vaccini. Non sono né quelle relative all'inoculazione, né tantomeno quelle dell'anamnesi, della diagnosi, della valutazione dello stato di salute, della prescrizione, dell'individuazione e gestione di eventuali effetti collaterali". Non trova d'accordo Anelli neppure la proposta di far entrare il medico nelle farmacie, per somministrare il vaccino o supervisionare l'inoculazione da parte di altri professionisti sanitari. "Condividiamo invece con i farmacisti la preoccupazione per una possibile carenza di vaccini - conclude -. È un bene che le Regioni abbiano opzionato una quantità maggiore di vaccini da distribuire gratuitamente alle fasce di popolazione individuate dal Ministero. Questo però non deve compromettere la possibilità di vaccinarsi anche per i cittadini che non sono ricompresi in tali fasce".  

Commenti

I Correlati

"L'esecuzione di test diagnostici in Farmacia non garantirebbe al paziente la certezza di un percorso analitico come quello svolto nei Laboratori clinici"

Più esami anche in telemedicina, gli esercizi in rete. Oggi in Consiglio dei ministri

Tra i membri anche la Sifo. L’evento ichiama alcune migliaia di farmacisti ospedalieri da tutta Europa (e anche da oltreoceano) per una riflessione complessiva sui temi più contemporanei

Corte UE: l’assenza della qualifica di farmacista non rileva nel caso in cui un soggetto si limiti a una prestazione distinta dalla vendita come mettere in contatto farmacisti e clienti

Ti potrebbero interessare

Cartabellotta: "La battaglia in difesa del diritto costituzionale alla tutela della salute deve coinvolgere anche i più giovani, a partire dall'età scolastica"

Dalla SIN il documento di accompagnamento alla dimissione dalla TIN

Aris: "A queste condizioni, non sarebbe più garantito almeno il 50% delle prestazioni ambulatoriali in un anno"

Relatore Marco Furfaro, Responsabile Nazionale Welfare del Partito Democratico. La donazione degli embrioni tra le principali novità

Ultime News

"L'esecuzione di test diagnostici in Farmacia non garantirebbe al paziente la certezza di un percorso analitico come quello svolto nei Laboratori clinici"

"La medicina generale rappresenta un'isola dove vengono ancora garantite uguaglianza e gratuità nella stragrande maggioranza dei casi, anche se vediamo già l'accenno di qualche lista di attesa"

Cartabellotta: "La battaglia in difesa del diritto costituzionale alla tutela della salute deve coinvolgere anche i più giovani, a partire dall'età scolastica"

"I servizi del Dipartimento di prevenzione delle Asl nel quale operano medici veterinari, medici e tecnici della prevenzione, sono particolarmente soggetti a questi gravi episodi che rimangono spesso irrisolti e nei quali risulta difficile individuar