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Adolescenti italiani bevono e fumano più dei coetanei europei

Medicina Interna Redazione DottNet | 12/11/2020 15:09

Tra il 1995 e il 2019 Espad ha rilevato una diminuzione del fumo di tabacco in relazione tanto all'uso almeno una volta nella vita

Tra i giovani europei tra i 15 e i 16 anni diminuisce il numero dei fumatori e dei consumatori di alcolici. Ma i ragazzi italiani superano ancora le medie europee. È quanto emerge dal nuovo report dell'Espad, la European school survey project on alcohol and other drugs, coordinato dal gruppo di ricerca italiano dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) e pubblicato in collaborazione con l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda). L'analisi si basa sull'ultima rilevazione condotta nel 2019 in 35 Paesi europei, tra cui 25 Stati membri dell'Ue.  Dal rapporto emerge che il consumo di alcol rimane elevato tra gli adolescenti europei: una media di oltre tre quarti (79%) degli studenti ha fatto uso di alcol nel corso della vita e quasi la metà (47%) nel corso dell'ultimo mese. Per l'Italia, i dati mostrano che la percentuale di studenti che fa uso di alcol è superiore alla media europea: l'84% riferisce di aver consumato alcol nella vita e il 59% nell'ultimo mese. Tuttavia, se l'uso di alcol sembra più diffuso che in altri Paesi, il consumo eccessivo (35%) è nella media europea.

Tra il 1995 e il 2019 Espad ha rilevato una diminuzione del fumo di tabacco in relazione tanto all'uso almeno una volta nella vita (dal 68% al 42%), quanto all'uso recente (dal 33% al 20%) e all'uso quotidiano (dal 20% al 10%). I nuovi dati rivelano una alta prevalenza dell'uso di sigaretta elettronica (40% per l'uso nel corso della vita e del 14% per l'uso nell'ultimo mese). L'Italia è tra i Paesi con la percentuale più alta di studenti che riporta di aver fumato sigarette nel corso della vita (55%); l'andamento di lungo periodo conferma una diminuzione rispetto alla prima rilevazione del 1995 (64%). Anche la percentuale di studenti che riferisce un uso recente 32% sembra in diminuzione (37% nel 2015), così come la percentuale di studenti che riferisce un'abitudine quotidiana al fumo (19%). Quest'ultima, sebbene in diminuzione nel corso degli anni (picco del 25% nel 2007), rimane tra le più alte in Europa. Per quanto riguarda invece l'uso di sigarette elettroniche, nonostante la percentuale di studenti italiani che le hanno provate almeno una volta nella vita sia leggermente più alta della media europea (44%), la prevalenza di ʻsvapatoriʼ recenti è leggermente inferiore (13%).

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In media, uno studente su 6 (il 17%) ha riportato di aver fatto uso di una sostanza illecita almeno una volta nella vita, con la cannabis ancora la più usata. In media, il 16% dei rispondenti ha riferito di aver fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita (11% nel 1995), mentre il 7,1% ha riferito di averne fatto uso nell'ultimo mese (4,1% nel 1995). In Italia, in linea con i dati registrati nel 2015, si riscontrano percentuali di utilizzo di cannabis tra le più alte in Europa. Mentre gli studenti italiani che hanno provato questa sostanza almeno una volta nella vita (27%) sono secondi solo a quelli della Repubblica Ceca (28%), gli utilizzatori italiani di cannabis nel corso dell'ultimo mese (15%) sono i primi, davanti a francesi e olandesi (13%). Anche sul fronte dell'uso ad alto rischio, l'Italia rileva uno tra i livelli più alti (6.2%). L'uso non medico di farmaci soggetti a prescrizione tra gli adolescenti continua a rappresentare una fonte di preoccupazione. Il 6,6% dei rispondenti ha riferito di aver usato tranquillanti o sedativi e il 4% antidolorifici 'per sballare' nel corso della propria vita. Gli italiani sono sotto la media europea sia relativamente all'uso di tranquillanti o sedativi (4,3%) sia a quello di antidolorifici (0,8 %) senza prescrizione medica.

Come in Europa, anche in Italia, l'uso di psicofarmaci a fini non medici sembra essere un fenomeno prevalentemente femminile. Il 22% degli intervistati ha dichiarato di aver giocato d'azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi (prevalentemente a lotterie e gratta e vinci).  Espad stima che il 7,9% degli studenti abbia giocato d'azzardo online. Il dato italiano è nettamente superiore alla media europea, con il 32% degli studenti che riferisce di aver giocato d'azzardo almeno una volta nel corso dell'anno. In Italia, gli studenti che giocano sembrano preferire le scommesse sportive.  Circa il 60% degli intervistati ha riferito di aver giocato ai videogiochi in un giorno di scuola nell'ultimo mese (il 69% in una giornata non scolastica). Nella maggior parte dei Paesi, i ragazzi passano il doppio del tempo a giocare rispetto alle ragazze. Circa il 94% dei rispondenti ha riferito l'uso di social media nel corso dell'ultima settimana. In media, gli utenti hanno trascorso 2-3 ore sui social media in un giorno di scuola, tempo che sale a 6 o più ore nelle giornate non scolastiche.

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