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A Natale il via libera al vaccino. Arcuri: ecco chi lo avrà per primo

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/11/2020 21:24

"I primi italiani alla fine di gennaio, un milione e 700mila, potranno avere le prime dosi del vaccino"

Potrebbero essere un po' piu' lunghi di quanto inizialmente ipotizzato, i tempi dell'ente americano per il controllo sui farmaci, la Food and drug administration (Fda) per la revisione e la prevista approvazione del vaccino anti Covid-19 elle aziende Pfizer e BioNtech - Secondo Larry Corey, esperto del governo Usa, direttore del 'Covid-19 Prevention Network' - fondato proprio all' interno dell' Istituto nazionale delle malattie infettive guidato da Anthony Fauci - la decisione della Fda arrivera' con tutta probabilita' intorno a Natale o poco prima. Lo scienziato che coordina i trial sui vaccini, ha detto: "Voglio chiarire le aspettative sui tempi. Si tratta di una grossa decisione, ci sono moltissimi dati da analizzare e valutare".  Corey ha ricordato, come esempio, i tempi occorsi alla Fda per rivedere ed approvare la terapia di anticorpi monoclonali della Eli Lily per la quale era stata presentata richiesta di autorizzazione d'emergenza, proprio come per il vaccino: sono servite quasi 5 settimane.

Intanto il commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri dà i tempi per le vaccinazini: "Il vaccino contro il Covid "sta arrivando ma non sarà disponibile da subito per tutti", conferma."Confidiamo di poter vaccinare i primi italiani alla fine di gennaio, un milione e 700mila. Dobbiamo individuare le prime categorie a cui andrà somministrato il vaccino - sottolinea il commissario -. Confidiamo di avere il target delle prime persone da vaccinare e su questo aspettiamo il piano del ministero. Comunque gli italiani verranno vaccinati in funzione della loro fragilità e della loro potenziale esposizione al virus. Le persone che lavorano negli ospedali saranno tra le prime a cui bisogna somministrare i vaccini così come le persone più anziane e che sono più fragili dovranno arrivare prima di quelle più giovani".  Il piano di distribuzione non sarà dunque su base regionale, ma "il governo ha deciso che ci sia una centralizzazione del meccanismo" individuando le categorie dei primi cittadini per i quali sarà necessario.

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E su chi potrà somministrare il vaccino: "Verrà somministrato da operatori con uno skill professionale adeguato". Quanto all'andamento dell'epidemia, Arcuri spiega che "ci sono Regioni dove già si avvertono i primi segni di raffreddamento dell'epidemia, ed altre dove la situazione resta critica e bisogna intervenire per contribuire a raffreddare la crescita dei focolai. Servono misure non uniformi come quelle che sono state introdotte". Infine, sui Covid Hotel, si è detto impegnato a predisporne uno in ogni provincia oltre ad annunciare che nuovi bandi per la ricerca di personale medico "sono in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni".
 

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