Il taglio sui tempi porterebbe enormi vantaggi soprattutto nella velocizzazione della ricerca dei farmaci per la cura della malattia
L'Università di Padova ha sviluppato una metodologia che permette di seguire il percorso che porta un farmaco a incontrare e "riconoscere" il punto della molecola in cui svolgerà la sua funzione. Una riduzione delle tempistiche, in uno scenario come quello attuale segnato dalla pandemia da Covid-19, che porterebbe enormi vantaggi soprattutto nella velocizzazione della ricerca dei farmaci per la cura della malattia. I recenti sviluppi delle tecnologie informatiche, assieme ai progressi della chimica farmaceutica di frontiera hanno portato a "simulare" l'intero processo di riconoscimento tra un farmaco e il suo bersaglio. L'obiettivo è comprendere cosa accade nell'organismo umano, per poi tradurre questi risultati in azione terapeutica. Il lavoro è stato condotto da un team guidato da Stefano Moro, del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Ateneo patavino, ed è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
fonte: Scientific Reports.
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Agisce anche sul trabecolato
La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer
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