Negli Usa solo due le reazioni avverse rappresentate da un gonfiore delle aree del volto trattate con i filler
"Nessun effetto collaterale per chi si è vaccinato ed ha avuto interventi di medicina e chirurgia estetica". Lo afferma Francesco D'Andrea, presidente della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica che da Napoli rassicura i pazienti riguardo la notizia sulle reazioni avverse denunciate da tre donne americane a cui è stato iniettato il vaccino Moderna che si erano sottoposte a trattamenti di medicina estetica al volto a base di filler. "In merito a quanto accaduto negli Stati Uniti - afferma Francesco D'Andrea, presidente della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica - è bene precisare che le reazioni avverse sono state in due casi rappresentate da un gonfiore delle aree del volto trattate con i filler subito dopo la vaccinazione, in un altro caso da un angioedema al labbro a distanza di due giorni dalla vaccinazione. Tutti i casi si sono stati però risolti rapidamente e senza esiti negativi con una semplice terapia medica a base di cortisone e antistaminici. Non si sono invece registrati episodi di reazioni avverse riferite al vaccino attualmente in uso in Italia della casa Pfizer".
"Tenere alti livelli di biosicurezza anche dopo la vaccinazione"
Efficacia prossima all'80%, buona protezione anche negli anziani
Serve un coinvolgimento di tutti gli operatori sanitari per una presa in carico del paziente che vada oltre la sola malattia e prenda in carico anche gli aspetti psicosociali e la prevenzione delle malattie trasmissibili
Il ginecologo e il medico di medicina generale importanti punti di riferimento da cui le donne desiderano ricevere informazioni
Il presidente Salti e i dati Isaps: “Gli interventi non-chirurgici sono ormai quasi il doppio di quelli chirurgici, spicca il botulino”. Italia meta più gettonata per brasiliani e rumeni nel turismo medico
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Aging, effettuato dall'Università della California a San Diego in collaborazione con l'azienda francese L'Oréal
Tra i fondamenti del consensus paper, ‘armonizzare, conservare e sapersi fermare’
Il presidente Fundarò: “Il problema non è la tossina ma chi la somministra, bisogna sempre affidarsi a professionisti. In 15 anni solo un centinaio di casi di complicanze, di cui l’86% lievi”
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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