Canali Minisiti ECM

Covid e mal di collo. Per gli esperti è un possibile legame con tiroidite subacuta

Endocrinologia Redazione DottNet | 29/03/2021 18:28

Associazione Medici Endocrinologi (AME): "Recenti pubblicazioni scientifiche hanno mostrato una correlazione tra COVIS-19 e malattie della tiroide. Nessun allarme, ma è bene rivolgersi al proprio medico in caso di sintomi 'sospetti'"

Associazione Medici Endocrinologi (AME): "Recenti pubblicazioni scientifiche hanno mostrato una correlazione tra COVIS-19 e malattie della tiroide. Nessun allarme, ma è bene rivolgersi al proprio medico in caso di sintomi 'sospetti'"

Malessere, febbre, fastidio e dolore nella parte anteriore del collo, che aumenta ingoiando e masticando. E in alcuni casi anche male all'orecchio, tachicardia, sudorazione, ansia e tremori. Questi sono i sintomi a cui i pazienti positivi al virus SARS-CoV-2 dovrebbero fare attenzione e per i quali dovrebbero rivolgersi al medico per individuare eventualmente la presenza di una tiroidite subacuta legata all'infezione. È l'avvertimento lanciato dagli esperti dell'Associazione Medici Endocrinologi (AME-ETS), nell'ambito della nuova iniziativa "AME informa i pazienti", un appuntamento quindicinale che vuole comunicare e formare le associazioni dei pazienti su tematiche endocrinologiche d'interesse.

"Recenti pubblicazioni scientifiche hanno mostrato una correlazione tra COVID-19 e malattie della tiroide", riferisce Franco Grimaldi (nella foto), presidente dell'AME-ETS. "In particolare, uno studio italiano ha descritto il primo caso di tiroidite subacuta in una donna con SARS-CoV-2. La tiroidite subacuta - spiega - è un’infiammazione della tiroide, che si manifesta in concomitanza di un’infezione virale delle prime vie respiratorie. I virus più frequentemente responsabili sono: il virus dell'influenza, gli Adenovirus, i Coxsackie e il virus della parotite". E' possibile, quindi, che anche il virus responsabile di Covid-19 possa quindi causare un'infiammazione della tiroide. In effetti lo fa, anche se in casi rari. "La dimostrazione che anche il virus SARS-CoV-2 può attaccare la tiroide - dice Grimaldi - non deve di certo spaventare, anche perché finora sono stati casi isolati. Ma è necessario fare attenzione ad alcuni particolari sintomi e rivolgersi al medico di fiducia in loro presenza". Il sintomo più caratteristico riguarda il dolore al collo. "Il dolore spesso è localizzato, aumenta con la palpazione del collo e può interessare diverse zone del collo o irradiarsi verso la mandibola o l’orecchio", specifica Grimaldi.

pubblicità

La buona notizia è che i dati scientifici finora disponibili sono rassicuranti. "Sembrerebbe, infatti, che i sintomi della tiroidite subacuta durante COVID-19 siano più lievi rispetto alle altre forme di tiroidite subacuta"; precisa il presidente dell'AME-ETS. "Il processo infiammatorio tipico della tiroidite subacuta classica evolve nell’arco di mesi. Il trattamento prevede anti-infiammatori (cortisonici o non) e nella maggior parte dei casi - prosegue - si auto-limita, con normalizzazione completa della funzione tiroidea. Nella maggior parte dei casi la fase iniziale di ipertiroidismo viene seguita dopo poche settimane da un leggero ipotiroidismo, che generalmente scompare spontaneamente". Gli esperti dell'AME-ETS invitano quindi a non allarmarsi. "E' bene solo fare attenzione e rivolgersi al medico in presenza di sintomi caratteristici, per essere valutati senza perdite di tempo e trattati se necessario", conclude Grimaldi.

Commenti

I Correlati

La sentenza: assolto militare che rifiutò di indossarla, Matteo Bassetti consulente

Lo studio ha evidenziato un’alterazione dei livelli trascrizionali degli interferoni di tipo I in bambini e adolescenti con sindrome da long COVID a partire dai 3/6 mesi dalla guarigione dal SARS-CoV-2

Il monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute: lieve diminuzione delle terapie intensive, reinfezioni al 40% e variante JN.1 si conferma predominante

Applicata un'innovativa procedura per via endoscopica che consente l'asportazione della tiroide dall'interno della bocca, attraverso piccole incisioni praticate sotto il labbro inferiore

Ti potrebbero interessare

Applicata un'innovativa procedura per via endoscopica che consente l'asportazione della tiroide dall'interno della bocca, attraverso piccole incisioni praticate sotto il labbro inferiore

Sono i risultati positivi di un’analisi di efficacia ad interim pianificata dello studio Dreamm-7, appena diffusi da Gsk, che valuta belantamab mafodotin come trattamento di seconda linea per il mieloma multiplo recidivante o refrattario

Cozzi: Tecnologia e nuovi farmaci stanno trasformando sempre di più l’approccio al paziente diabetico, ma formazione e accesso alle cure devono guidare il cambiamento

Emerge da uno studio dell'istituto Gaslini di Genova pubblicato sul Journal of the Endocrine Society

Ultime News

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8