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Neonatologi e pediatri, bene l'assegno unico ma più aiuti alle famiglie dei prematuri

Pediatria Redazione DottNet | 01/04/2021 19:16

Riconoscere e finanziare anche i servizi di Follow-up per i neonati più fragili

"L’approvazione al Senato dell’assegno unico universale per i figli è un primo importante passo verso la rivisitazione delle misure a sostegno delle famiglie, di cui va riconosciuto il merito alla Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ed a tutto il Governo. Il Family Act rappresenta finalmente un approccio più organico e strutturato per rimettere la famiglia al centro di tutte le politiche economiche e sociali e per contrastare il grave problema della denatalità, accentuato dalla pandemia in corso. Non dobbiamo però dimenticare i soggetti più fragili, come i neonati prematuri e tutti i bambini affetti da gravi patologie. La nascita di un neonato prematuro e la sua successiva dimissione richiedono attenzioni particolari ma anche risorse per consentire alle famiglie di seguirlo nel modo più opportuno". Ad affermarlo sono il Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN) Fabio Mosca ed il Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) Alberto Villani (nella foto), commentando l’approvazione al Senato della "Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale" già passata alla Camera nel luglio 2020.

Nel nostro Paese sono circa 30.000 all’ anno i bambini nati prima del termine di gravidanza, di cui 4.500 con un peso < 1500 gr. e prematurità grave (< 32 settimane di gestazione), quindi ad elevato rischio. Ci sono poi neonati che presentano alla nascita particolari problemi collegati alla sofferenza feto-neonatale, a malattie metaboliche o alla presenza di sindromi complesse e malattie rare, ad elevato rischio di cronicità.

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Complessivamente in un anno sono circa 16.500 i neonati "fragili" (il 3.5%), ad elevato rischio di sviluppare problemi durante la crescita e che necessitano di un preciso e intenso programma di follow-up clinico e psicologico e di sostegno alle famiglie.

Per migliorare la prognosi a lungo termine di questi bambini e per sostenere attivamente le loro famiglie, è fondamentale inserire i neonati a rischio in specifici Servizi di Follow-up multidisciplinare, collegati ai Centri di riferimento di Terapia Intensiva Neonatale.

I Servizi di Follow-up hanno lo specifico compito non solo di proseguire le cure dopo la dimissione, ma anche di effettuare la diagnosi precoce dei disturbi neurologici e sensoriali, il che consente il tempestivo invio dei piccoli pazienti ai servizi territoriali destinati alla loro presa in carico riabilitativa. Iniziare precocemente misure di abilitazione-riabilitazione consente, infatti, nella maggior parte dei casi, di prevenire o limitare un handicap, garantendo il migliore sviluppo possibile del bambino.

Molti di questi neonati fragili, inoltre, presentano problemi di tipo auxologico e respiratorio e devono pertanto essere seguiti con continuità assistenziale ed accertamenti ripetuti nel tempo, almeno fino all’età scolare. Attualmente in Italia i Servizi di Follow-up del neonato rappresentano una realtà molto varia ed eterogenea, spesso insufficiente quanto a risorse strutturali e di personale, in quanto non riconosciute ufficialmente da parte del Sistema Sanitario Nazionale, che non prevede una adeguata remunerazione delle prestazioni specialistiche effettuate.

"I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresentano una grande opportunità per il nostro Paese, per focalizzare l’attenzione sui più deboli. La Società Italiana di Neonatologia e la Società Italiana di Pediatria sostengono da tempo il necessario ufficiale riconoscimento dei Servizi di Follow-up del Neonato dal nostro Sistema Sanitario e che si configuri come una Rete di Servizi specifica per soddisfare le complesse esigenze post-dimissione del neonato a rischio evolutivo e della sua famiglia" concludono i Presidenti Mosca e Villani. "Chiediamo pertanto, che le nuove risorse siano destinate anche a costituire in ogni Regione una rete di Servizi di Follow-up per seguire i neonati prematuri o con patologia cronica in modo duraturo nel loro percorso di crescita e per sostenere le loro famiglie anche con un’assistenza domiciliare adeguata".

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