La farmacia ha un ruolo centrale anche perché il paziente con scompenso cardiaco soffre spesso anche di diabete, bpco o ipercolesterolemia
Da oggi e fino al 16 maggio è programmata la settimana dedicata alla sensibilizzazione sullo scompenso cardiaco, una delle patologie croniche a maggiore incidenza. In Italia si stima che ne soffra più di un milione di pazienti. Le farmacie rivestono un ruolo centrale, visto che le relazioni di prossimità del farmacista e il suo ruolo professionale gli permettono di instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini-pazienti e di svolgere una funzione potenzialmente attiva nell’educazione, informazione, assistenza personalizzata. Ecco perché Federfarma patrocina l’attività di comunicazione legata a questa campagna di sensibilizzazione che vede l’Associazione italiana pazienti con scompenso cardiaco (AISC) impegnata in primo piano. «La farmacia, nella gestione sul territorio di questa patologia cronica, può svolgere un ruolo fondamentale», sostiene ai microfoni di Federfarma channel Salvatore Di Somma, professore di Medicina interna e urgenza presso l’Università La Sapienza di Roma e direttore scientifico dell’Aisc. L’obiettivo della campagna è «sensibilizzare i cittadini e i pazienti - spiega l’esperto – Parliamo di una patologia cronica, con la quale il paziente convive e con una mortalità, in molti casi, superiore a malattie come il cancro.
Mandelli: "Un farmacista che rafforza il proprio ruolo qualificato di dispensatore del farmaco e sempre più presidio fondamentale per le attività di prevenzione e diagnosi precoce, a tutto vantaggio dei pazienti e della sostenibilità del Servizio San
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E scrive a Cirio per osservazioni sul Protocollo siglato in Piemonte
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Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi
E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche
Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"
Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)
Agisce anche sul trabecolato
La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer
Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"
Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”
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