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Oltre 16mila i farmacisti formati per la vaccinazione Covid

Farmacia Redazione DottNet | 16/05/2021 18:42

In totale, si sono iscritti 20.124 farmacisti di cui 4.077 stanno concludendo il corso. La situazione regione per regione

Le farmacie sono pronte ad aviare la campagna di vaccinazione. Finora sono 16.047 i farmacisti che hanno completato i corsi di formazione organizzati dall'Istituto superiore di sanità in collaborazione con la Fofi, così come previsto dalla legge di Bilancio 2021. In totale, si sono iscritti 20.124 farmacisti di cui 4.077 stanno concludendo il corso. Come è ormai ben noto con il Decreto Sostegni dello scorso marzo era stata riconosciuta la facoltà ai farmacisti opportunamente formati di effettuare le vaccinazioni contro il Covid nelle farmacie escludendo quindi la supervisione dei medici.

IL SISTEMA - “Stiamo organizzando il sistema di approvvigionamento delle scorte che probabilmente verranno distribuite attraverso i nostri grossisti. Oltre 25mila colleghi hanno completato il corso di formazione dell’Istituto superiore di sanità”, spiega il presidente di Federfarma Cossolo.

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A PRENOTAZIONE - “Sarà un servizio a domanda individuale. Chi vuole vaccinarsi potrà recarsi direttamente dal suo farmacista e chiedere l’appuntamento. Un percorso semplice e veloce che favorisca la partecipazione alla campagna di profilassi”, aggiunge il presidente di Federfarma.

CHI POTRÀ VACCINARSI IN FARMACIA -  potranno richiedere il vaccino i "cittadini da 18 a 60 anni. Noi contiamo di poter utilizzare i preparati di J&J e AstraZeneca perché sono più facili da gestire dal punto di vista logistico in quanto possono essere conservati nei frigoriferi di cui ogni farmacia è dotata”, spiega Cossolo.

DOVE AVVERRANNO LE VACCINAZIONI - Se lo spazio interno delle farmacie è ristretto "la somministrazione avverrà nei gazebo esterni dove già vengono eseguiti i prelievi per il tampone. Dopo l’inoculo è previsto un tempo di osservazione di 15 minuti come avviene in tutti i centri vaccinali”, precisa Cossolo.

I NUMERI - Saranno inoculate “dalle 20 alle 30 dosi in ogni farmacia. Il grande successo ottenuto con i tamponi ci rende certi di poter assolvere con professionalità anche a questo compito. Abbiamo dato prova di efficienza e da quando sono stati allestiti i gazebo su strada l’attività diagnostica ha avuto un’impennata”, sottolinea ancora Cossolo. Nei giorni scorsi, il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, aveba spiegato: i previsti accordi integrativi nelle Regioni "stanno andando avanti, ma ora il problema vero è la mancanza delle dosi: ha indubbiamente pesato lo stop dell'autorità statunitense Fda al vaccino Johnson & Johnson, ora rientrato, che ha comportato dei ritardi. Ma anche se questo vaccino sarebbe di più facile impiego nelle farmacie anche perchè monodose, siamo pronti ad utilizzare anche gli altri. C'è grande richiesta da parte dei cittadini". Ad oggi, ha sottolineato Tobia, "solo in Valle d'Aosta le farmacie sono partite con le vaccinazioni e questo evidenzia l'altro problema della differenza tra i territori in virtù dell'autonomia delle Regioni". La difficoltà "è indubbiamente anche legata alla logistica ed ai tempi necessari per il rifornimento dei vaccini alle farmacie ma confido che entro la metà di giugno si possa vaccinare in tutte le farmacie italiane"

 
Questa l'attuale situazione a livello regionale

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