Canali Minisiti ECM

Alterazioni respiratorie sei mesi dopo la polmonite da Covid

Pneumologia Redazione DottNet | 30/06/2021 14:01

Nei pazienti la profilassi con Eparina sembra aver agito da fattore protettivo sul riscontro di alterazioni delle prove funzionali respiratorie anche a distanza di 6 mesi

Sei mesi dopo la polmonite da SARS-CoV-2 le alterazioni delle prove funzionali respiratorie e della radiografia del torace sono presenti in una percentuale considerevole dei 312 pazienti oggetto di uno studio di cui è capofila l'Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell'ASST di Monza. Il progetto di monitoraggio a 6 e 12 mesi dalla dimissione dei pazienti ricoverati per polmonite da SARS-CoV-2, in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha coinvolto sette Centri lombardi- Le visite a 6 mesi si sono concluse a novembre 2020 e sono state oggetto di un articolo in pubblicazione sulla rivista scientifica Respiration, mentre il follow-up a 12 mesi si sta completando in questi giorni. I due esami che si sono rivelati più "sensibili" nell'individuare le sequele polmonari sono la diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio (DLCO), che costituisce un parametro misurabile nell'ambito delle prove funzionali respiratorie, e la radiografia del torace che hanno mostrato delle alterazioni rispettivamente nel 46% e nel 25% dei pazienti valutati.

pubblicità

Importante segnalare tuttavia - si legge nella nota - che le alterazioni riscontrate erano nella maggioranza dei casi di grado lieve. Per quanto concerne il permanere di sintomi respiratori, quali la mancanza di fiato, la maggioranza dei pazienti (69%) a distanza di 6 mesi dalla polmonite da SARS-CoV-2 non presentava più questo sintomo. Un ulteriore dato interessante emerso dallo studio riguarda la profilassi con eparina somministrata durante il ricovero, al fine di prevenire le trombosi associate a COVID-19. Nei pazienti, tale profilassi sembra aver agito da fattore protettivo sul riscontro di alterazioni delle prove funzionali respiratorie anche a distanza di 6 mesi.

Commenti

I Correlati

Su Lancet i risultati del confronto tra siringa e patch per l'anti-morbillo e rosolia

“Le prove indicano che prendere di mira JN.1 aiuterà a mantenere l’efficacia dei vaccini mentre la SARS-CoV-2 continua ad evolversi”

Cdc, 59 clienti esposte al rischio in un centro Spa

"La scoperta di una zanzara Anopheles sacharovi non deve destare allarme per un possibile ritorno della malaria in Italia in quanto le condizioni socio-economiche e igienico-sanitarie del nostro paese sono certamente molto diverse da quelle del passa

Ti potrebbero interessare

Il farmaco è indicato come terapia aggiuntiva di mantenimento nei pazienti di età pari o superiore a 12 anni affetti dalla patologia e che non sono adeguatamente controllati

Rimodulate le aliquote e gli scaglioni di reddito da applicarsi in sede di determinazione dell’imposta lorda per l’anno 2024

La parodontite può peggiorare la BPCO a causa dell’attivazione di due tipi di cellule immunitarie, le cellule T γδ e i macrofagi M2

Falcone: “Il Mycoplasma Pneumoniae è un germe noto, provoca polmoniti di lieve entità. Il rischio è legato alla resistenza di alcuni di questi germi all’azitromicina, l’antibiotico che si utilizza in questi casi, di cui è stato fatto un uso improprio

Ultime News

I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”