
Nei pazienti la profilassi con Eparina sembra aver agito da fattore protettivo sul riscontro di alterazioni delle prove funzionali respiratorie anche a distanza di 6 mesi
Sei mesi dopo la polmonite da SARS-CoV-2 le alterazioni delle prove funzionali respiratorie e della radiografia del torace sono presenti in una percentuale considerevole dei 312 pazienti oggetto di uno studio di cui è capofila l'Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell'ASST di Monza. Il progetto di monitoraggio a 6 e 12 mesi dalla dimissione dei pazienti ricoverati per polmonite da SARS-CoV-2, in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha coinvolto sette Centri lombardi- Le visite a 6 mesi si sono concluse a novembre 2020 e sono state oggetto di un articolo in pubblicazione sulla rivista scientifica Respiration, mentre il follow-up a 12 mesi si sta completando in questi giorni.
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Lo rivela uno studio pubblicato su MDPI Applied Sciences e condotto dal team di ricerca ed innovazione di ELT Group e della controllata E4Life in collaborazione con il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino
Lo rivela un nuovo rapporto Global Antimicrobial Resistance and Use Surveillance System (Glass) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)
Attenzione al Covid e all'Rsv. Pregliasco: "Significativo aumento delle infezioni da Sars-CoV-2 che per le categorie a rischio può essere ancora pericoloso"
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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