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Pregliasco: temiamo nuova ondata di Covid in Inverno. Scotti: influenza impattante

Infettivologia Redazione DottNet | 15/09/2021 20:50

Tra i rischi ci sono le varianti, le condizioni metereologiche favorenti ed in più si riprende il lavoro in presenza. Influenza: quest'anno, visti i pochi casi dell'inverno passato, c'è una grossa fetta che non ha anticorpi residui e potrebbe essere

Tra i rischi ci sono le varianti, le condizioni metereologiche favorenti ed in più si riprende il lavoro in presenza. Influenza: quest'anno, visti i pochi casi dell'inverno passato, c'è una grossa fetta che non ha anticorpi residui e potrebbe essere più suscettibile al virus

Nuova ondata di Covid nei prossimi mesi. L'allarme arriva da Fabrizio Pregliasco (nella foto), virologo dell'Università Statale di Milano: "Penso che a questo punto un intervento di green pass trasversale ci metta in maggiore sicurezza, perché temo in un altro colpetto di coda il prossimo inverno del virus e quindi solo con una vaccinazione veramente allargata si può convivere meglio col Covid",Riguardo al vaccino ai più piccoli, Pregliasco ha spiegato che "ci sono studi già in corso" e spera "ci possa essere una estensione dei vaccini e un abbassamento dell'età proprio per un possibile coinvolgimento dei più giovani, ma rimane l'esigenza dell'uso dei tamponi, che non vedo perchè deve essere a pagamento, salvo quelle situazioni di persone che non possono essere vaccinate".

Tra i rischi per l'inverno, ha spiegato il virologo, "sicuramente ci sono le varianti, e la variante delta molto più contagiosa, le condizioni metereologiche favorenti ed in più si riprende il lavoro in presenza rispetto alla quantità di smartworking del passato, e poi la riapertura delle scuola, e già alcune di queste in altri nazioni come Austria e Francia sono state chiuse. È un qualcosa a cui dovremo far fronte, ma l'aspetto soprattutto dell'efficacia rispetto ai casi più gravi, dimostrata in modo eclatante dai vaccini contro il Covid, quali che siano, dimostra la possibilità di gestire al meglio la situazione nelle strutture sanitarie e anche da parte dei medici di famiglia", ha concluso.

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E i medici di famiglia temono anche l'influenza: "La bassissima incidenza dell'influenza registrata lo scorso anno non deve trarci in inganno. Abbiamo avuto pochissimi casi di malattie respiratorie, raffreddori e problemi respiratori dovuti a batteri perché erano attive tutte le misure anti-Covid, dalla mascherina al lavaggio delle mani, ed erano chiuse molte attività sociali e anche la scuola. Ecco che, se la circolazione del virus è stata ridotta, questo potrebbe essere un boomerang tra un mese", considerando che "una gran fetta della popolazione non ha avuto la malattia ed è scoperta. Per questo l'influenza 2021-2022 potrebbe essere più impattante", afferma il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, facendo il punto in vista dell'avvio della campagna antinfluenzale e sulla continuazione di quella anti-Covid, anche con la novità della terza dose. "L'influenza infatti si autolimita tra chi è vaccinato e chi si ammala - spiega Scotti - Quest'anno, visti i pochi casi dell'inverno passato, c'è una grossa fetta che non ha anticorpi residui e potrebbe essere più suscettibile al virus".

Sull'organizzazione della campagna vaccinale antinfluenzale, il segretario della Fimmg precisa che "a noi i vaccini vengono consegnati a fine settembre-inizio ottobre; lo scorso anno io li ho avuto il 28 settembre. Avere i vaccini disponibili con una tempistica giusta ci permette di essere pronti a ottobre - precisa - visto che questi vaccini non hanno il problema della conservazione come invece hanno quelli anti-Covid". "Al momento - rimarca - dobbiamo ancora capire come si strutterà al campagna vaccinale, anche se il linea di massima per la medicina generale parliamo di pazienti cronici e over 60, sperando che la maggior parte di questi siano vaccinati contro il Covid perché chi ha rifiutato questo vaccino dubito farà l'antinfluenzale". "Servono delle indicazioni per i medici e anche per i pazienti su quando somministrare questo vaccino ad alcune categorie che stanno partendo con la terza dose, e poi capire anche a che distanza di tempo dalla seconda dose di vaccino anti-Covid si può fare quello antinfluenzale", sottolinea ancora Scotti. "Per il momento non ci è arrivata ancora nessun indicazione - afferma Scotti - Sappiamo che la terza dose andrà con una priorità più alta ai trapiantati e agli immunodepressi, ma serve un chiarimento su come muoversi e in che tempi per la vaccinazione anti-influenzale".

Intanto il governo ha ottenuto la fiducia in Senato sul decreto Green Pass con 189 si, 32 no e due astenuti. Le votazioni si sono concluse intorno alle 18:20. Il decreto n.105 proroga fino al 31 dicembre lo stato di emergenza nazionale, imponendo l’obbligo di Green pass per ristoranti al chiuso, spettacoli, competizioni sportive, musei e mostre. Comprese anche piscine, palestre, sagre, convegni, centri termali e culturali, sale gioco e sale scommesse.


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