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Pandemia e malattie reumatiche, per il 65% delle donne riscontrati disturbi del sonno

Reumatologia Redazione DottNet | 30/09/2021 11:55

Presentati studi su medicina di genere al congresso della Fondazione Onda

La pandemia ha impattato pesantemente sulla salute psicologica delle pazienti con malattie reumatiche, tanto che per 6 su 10 ha comportato disturbi del ciclo del sonno. Questo uno degli studi incentrati sulle diversità di genere nel campo delle malattie reumatologiche che sono stati presentati al 5/o Congresso Nazionale di Fondazione Onda, a cui l'ASST Gaetano Pini-CTO ha partecipato in quanto parte del network Ospedali Bollini Rosa. A occuparsi dell'impatto psicologico della pandemia sui pazienti reumatologici dopo la prima ondata Covid-19 è stata Francesca Ingegnoli, parte del team di Reumatologia clinica dell'Asst Gaetano Pini-CTO. Lo studio è stato condotto mediante un questionario anonimo, divulgato da 11 associazioni di pazienti. Ne è emerso un maggior impatto psicologico correlato alla pandemia in termini di stress percepito e potenziale disturbo post-traumatico nelle pazienti donne affette da artrite: il 65,6% riferisce di aver avuto difficoltà a mantenere la durata del sonno, il 63,5% ad addormentarsi e il 29,9% ha manifestato esperienze oniriche sulla pandemia.

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Un secondo studio, invece, ha studiato gli effetti della gravidanza in un campione di donne con Artrite Idiopatica Giovanile. "Questo studio ha permesso di identificare la severità e l'andamento della malattia prima del concepimento come fattori che influenzano la malattia durante la gestazione. Ne è emersa l'importanza di un'attenta pianificazione della gravidanza e anche tramite un confronto costante con il reumatologo", spiega Maria Gerosa, ricercatore del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell'Università degli Studi di Milano.  "È per noi importante che la medicina di genere faccia sempre più passi in avanti, considerando che le patologie reumatologiche colpiscono in maggioranza le donne, per le quali sono necessarie cure specifiche", commenta Roberto Caporali, direttore del Dipartimento di Reumatologia dell'Asst Gaetano Pini-CTO.

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