Moderna, Pfizer e Sanofi sono le aziende che hanno avviato i test di fase I sugli esseri umani: presto potrebbero arrivarne altre che stanno conducendo studi in fase preclinica
Un vaccino contro l’influenza basato sulla stessa tecnologia dell’RNA messaggero utilizzata nelle vaccinazioni Covid-19, potrebbe non essere lontano. Sono già tre infatti, ovvero Moderna, Pfizer e Sanofi, le aziende che hanno avviato i test di fase I sugli esseri umani, e potrebbero presto essere seguite da altre che stanno conducendo studi in fase preclinica. A fare il punto sul futuro di uno vaccini più utilizzati al mondo è un articolo pubblicato su Nature. I vaccini antinfluenzali esistenti, siano essi costruiti attorno a virus inattivati ;;o proteine ;;ricombinanti, offrono il 40-60% di protezione. Con quelli a mRNA, spiega l’articolo, le risposte immunitarie potrebbero essere più ampie, la selezione del ceppo più accurata e la tecnologia potrebbe rendere facile includere un grande numero di antigeni. Queste caratteristiche dovrebbero tradursi in una maggiore protezione, particolarmente utile per gli anziani, che spesso hanno risposte deboli ai vaccini tradizionali.
Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo
"Tenere alti livelli di biosicurezza anche dopo la vaccinazione"
Efficacia prossima all'80%, buona protezione anche negli anziani
Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta
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La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide
Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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