Canali Minisiti ECM

Cossolo: Il caos tamponi era atteso, l'unica via è il vaccino

Farmacia Redazione DottNet | 18/10/2021 19:17

La Fofi propone che le farmacie, su base volontaria e previa autorizzazione dell’ASL competente, possano operare anche durante gli orari e le giornate di chiusura esclusivamente per l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi

"Il Green pass è una misura di sostegno alla vaccinazione" anti-Covid, "che vuole convincere chi non l'ha ancora fatta. E' chiaro che non può prevedere una vita comoda per chi non vuole vaccinarsi: nessuno poteva pensare di fare in tutta tranquillità un tampone ogni 2 giorni. Le persone, per il bene di tutti, devono vaccinarsi ed è ovvio che ci siano difficoltà per coloro che non vogliono farlo. Il caos tamponi era prevedibile. I cittadini devono capire che vaccinarsi è necessario, altrimenti a gennaio siamo di nuovo punto e daccapo a prorogare il provvedimento". Lo dichiara all'Adnkronos Salute Marco Cossolo, presidente di Federfarma, l'associazione dei titolari di farmacia, che non si meraviglia del boom di richieste di tamponi e dei disagi che ne derivano. "Non ho dati sul territorio, ma era ampiamente prevedibile", dice.

"Non c'è da stupirsi né da meravigliarsi - ripete - Le persone devono vaccinarsi. E' questa la strada. In questi giorni abbiamo visto tante manifestazioni incredibili di persone che pretendono che il mondo si metta a disposizione delle scelte individualistiche fatte", osserva Cossolo, sottolineando che i farmacisti "stanno facendo il massimo, insieme alle strutture pubbliche, per garantire il tampone nell'interesse anche dei cittadini comuni che subiscono la decisione di queste persone. E' c'è un numero sempre maggiore di farmacie che si sta attrezzando". "Facciamo il possibile - assicura il presidente di Federfarma - ma non è nemmeno accettabile che questi signori vogliano vantare più diritti degli altri quando lo Stato mette a disposizione il vaccino gratis. Lo dico come cittadino", precisa Cossolo, evidenziando che ci sono anche buone notizie visto che sul fronte vaccinazioni "le prime dosi stanno aumentando e questo vuol dire che il Green pass funziona e che qualcuno lo stiamo convincendo".

pubblicità

"L’introduzione dell’obbligo del green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro poteva determinare gravi difficoltà in tutto il paese: se questo non è accaduto lo si deve all’impegno dei farmacisti di comunità, che hanno affrontato una situazione che non ha precedenti in Europa, quando nel giro di tre giorni il numero dei test eseguiti è più che raddoppiato", spiega la Fofi in una nota. "In tutto il paese, anche nelle aree più industrializzate e nelle altre in cui più forte è stata la richiesta - prosegue la Fofi - i cittadini non vaccinati hanno potuto accedere ai tamponi rapidi in modo ordinato. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani ringrazia tutti i colleghi che si stanno prodigando anche in queste ore: attuando l’orario continuato, prevedendo aperture straordinarie anche domenicali per effettuare i test su appuntamento, aumentando la presenza del personale".
 
"Uno sforzo organizzativo che non ha comunque impedito ai farmacisti di continuare ad assicurare la normale assistenza. Ma è proseguita anche l’opera di informazione verso il pubblico - sottolinea ancora la Fofi - che sicuramente ha contribuito all’aumento delle prime dosi registrato in questi giorni. Anche in questa circostanza si è dimostrato il valore della presenza capillare di farmacisti sul territorio, della loro capacità di rispondere all’evolversi delle richieste in tempi brevissimi, come peraltro è sempre accaduto in questi mesi di emergenza pandemica". "La Federazione è convinta che il Governo, nell’attuare la riprogettazione dell’assistenza di prossimità, non potrà che attribuire ai farmacisti italiani quel ruolo centrale sul territorio che hanno dimostrato di saper svolgere al servizio della collettività", sottolinea ancora Fofi.
 
E sempre in giornata la Fofi ha proposto che le farmacie possano operare anche al di fuori degli orari di chiusura: "Al fine di poter rispondere in modo sempre più efficace alle necessità conseguenti all’obbligo della certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti propone che le farmacie, su base volontaria e previa autorizzazione dell’ASL competente, possano operare anche durante gli orari e le giornate di chiusura esclusivamente per l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi". "In questo modo - spiega la Fofi - sarebbe possibile ampliare ulteriormente l’offerta ai cittadini non vaccinati ed eseguire un numero maggiore di test, senza creare difficoltà al normale svolgimento del servizio farmaceutico. La Federazione si augura che si tenga nella debita considerazione questa soluzione, che consentirebbe una più agevole applicazione delle misure di prevenzione del contagio entrate in vigore lo scorso 15 ottobre".

Commenti

I Correlati

Sono 6 gli speech selezionati da Call4Speakers: dall’AI all’employer branding

La somma sarà ripartita tra tutte le regioni a statuto ordinario a cui si aggiunge la Regione Siciliana

La sentenza ha confermato la sussistenza del nesso di causalità tra i farmaci somministrati dall’imputato e le lesioni subite dalla paziente

La sentenza: assolto militare che rifiutò di indossarla, Matteo Bassetti consulente

Ti potrebbero interessare

Sono 6 gli speech selezionati da Call4Speakers: dall’AI all’employer branding

La somma sarà ripartita tra tutte le regioni a statuto ordinario a cui si aggiunge la Regione Siciliana

"Il rafforzamento del nostro ruolo importante per rendere la professione più attrattiva per i giovani"

"L'esecuzione di test diagnostici in Farmacia non garantirebbe al paziente la certezza di un percorso analitico come quello svolto nei Laboratori clinici"

Ultime News

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8